Chi è che scrive?

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Daniele Campanari nasce a Latina il 9 dicembre del 1988, studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione all'università "La Sapienza" di Roma,collabora come giornalista a Radio Sapienza. La sua passione per la scrittura comincia nel "momento in cui ho imparato a mettere insieme due parole". Da bambino componeva filastrocche in rima utilizzando i nomi e i cognomi dei personaggi famosi. A 16 anni scrive e arrangia musicalmente " Sei tutto per me". Da qui, si collega l'altra sua passione, ovvero la musica, che lo porta ad esibirsi per un breve periodo con alcune tribute band romane di Luciano Ligabue. Da un anno circa, ha scelto di rendere pubblici i testi, le poesie, i racconti e gli aforismi che normalmente scrive nella sua stanza, nel bagno di casa, nello sgabuzzino e in altre parti del globo. "Tutti hanno un sogno riposto nel cassetto che vorrebbero realizzare. Il mio sogno ce l'ho in mano e attraverso una penna e un foglio bianco sto cercando di renderlo vivo"

sabato 16 giugno 2012

PRIMO MEMORIAL MOROSINI IL 22/6


A Livorno si sfideranno la nazionale cantanti e quella degli arbitri

di Daniele Campanari

Il 14 aprile scorso moriva sul campo di Pescara Piermario Morosini. Oggi, a due mesi di distanza, è stata ufficializzata la data del primo memorial dedicato al calciatore tragicamente scomparso per una malformazione cardiaca. Venerdì 22/6 alle ore 21,00 si sfideranno allo stadio Armando Picchi di Livorno la nazionale cantanti e quella degli arbitri. Sarà il momento giusto per ricordare questo sfortunato ragazzo. Inoltre, sarà un'occasione di beneficenza visto che il ricavato verrà devoluto all' Agbalt (Associazione genitori per la cura e l'assistenza ai bambini affetti da leucemia o tumore).

RAPINA IN BANCA TRAVESTITO DA RUGGERO DE CEGLIE


Il ladro indossa la maschera del noto protagonista de "I Soliti Idioti"

di Daniele Campanari

Alla fantasia non c'è mai fine. Antonio Serra, 41enne pregiudicato di Bari, ha scelto di indossare la maschera del personaggio satirico tanto amato dai giovani per mettere a segno una rapina. Il fatto si è consumato a Druento, un comune in provincia di Torino.

Indossata la maschera, Serra ha messo a segno ben cinque colpi prima di essere arrestato dalla polizia. L'ultimo è stato compiuto nella filiale Unicredit del comume. Dopo aver preso seimila euro, il pregiudicato è fuggito in auto insieme al suo complice.

Le guardie hanno atteso che i due uscissero dalla banca prima di impiegare l'inseguimento che si è protratto per 10 km.

Franceso Mandelli e Fabrizio Biggio, i due attori de "I Soliti Idioti", una volta appresa la notizia hanno confessato che da tempo avevano pensato all'idea di improvvisare una scena nella quale Ruggero De Ceglie, prostrato dalla crisi economica, compieva una rapina in banca.

Ma la realtà a volte supera di gran lunga la fantasia.


martedì 12 giugno 2012

CASSANO: "FROCI NEL CALCIO? SONO PROBLEMI LORO"


Autorete dell'attaccante della nazionale

di Daniele Campanari

<<Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Problemi loro, son froci, problemi loro>>. Alla domanda su cosa ne pensasse dei gay nel calcio, Antonio Cassano da Bari di anni 29 ha risposto così. Altra caduta stile Italia. Perchè nel nostro paese ancora si parla di gay come se fossero degli epurati, dei personaggi da condannare, degli iscritti a qualche tipo di loggia da scartare. E se qualcuno di loro fa parte del mondo del calcio sono <<problemi loro>>.
Certo, non saranno problemi di Cassano. Ma il problema, appunto, è proprio il pensiero meschino che, ancora oggi nell'età della tecnologia avanzata, delle scoperte mediche, della comunicazione di massa, ci lega alla concezione che l'essere gay è un problema.
E il binomio va tenuto in considerazione ancor più se giudicato di facile espressione.
Allora, ancora una volta ci ritroviamo a parlare di omosessuali come minoranza o addrittura di un gruppo nascosto, o ancor peggio, che si nasconde.
I moderni definiscono col termine outing l'espressione che porta ad una dichiarazione spontanea della propria condizione di essere umano "diverso".
Cassano è solo l'ultimo dei presunti puri che non ha considerato l'unione anatomico cognitiva cervello-bocca.
<<Se dico quello che penso succede un casino>>. Lo hai detto senza pensare, Antonio.

CARICO DI COCAINA DIRETTO AI TERREMOTATI DELL'EMILIA


La droga era nascosta tra gli strumenti medici

Daniele Campanari


Quando gli addetti alla sicurezza aprono un camion con dei viveri destinati alle popolazioni terremotate non si aspettano certo di trovare della cocaina purissima. La scoperta, in questo caso, è stata fatta dai carabinieri del NAS di Genova che, insospettiti dalla provenienza del mezzo, hanno deciso di perquisire lo stesso. Infatti, il camion proveniva dalla Repubblica Dominicana e non dalla Cina come previsto.

Con grande sorpresa i militari si sono trovati davanti a 12 kg di cocaina ben distribuita in panetti tra strumenti medici destinati agli ospedali dell'Emilia. Il valore stimato della droga ammonta a 1 milione di euro. E pensare che la polvere bianca avrebbe reso il triplo una volta tagliata.

Inanto il nucleo operativo ligure ha indagato la ditta emiliana destinataria della partita. Anche se pare che questa non sia coinvolta nella vicenda.

  


mercoledì 16 maggio 2012

"VADA A BORDO, CAZZO!": SCHETTINO... L'ATTORE


Chi non ricorda queste parole pronunciate in tono austero dal comandante De Falco nei confronti di Francesco Schettino durante le fasi dell'ammaraggio della Concordia.

Francesco Schettino è finito sotto le luci della ribalta per l'incredibile follia nella condotta della Costa Concordia che ha visto la morte di 30 persone. A distanza di qualche mese, ci ritroviamo a parlare del comandante codardo in vesti diverse da quelle in cui siamo stati abituati a vedere.

In questi giorni è uscito in Francia il film "Benvenuti a bordo" che ha già registrato un milione e mezzo di euro di incassi. La commedia è ambientata su una lussuosa nave da crociera. La scelta dell'ammiraglia da utilizzare come scenario del film ricadde su una della compagnia Costa, la Costa Atlantica, che ai tempi aveva al comando proprio Schettino.

Nel film -che uscirà in Italia a giugno- il ruolo del comandante è affidato a Luisa Ranieri, che ha espresso tutta la sua incredulità al momento della tragedia. Anche Patrice Regnier, direttore marketing della Costa, si è mostrato stupefatto per ciò che è successo. Secondo lui Schettino era un comandante abile e capace oltre che prudente, tanto da aver rifiutato di varare il percorso della nave per permettere una luce migliore al film, evitando cosi una manovra rischiosa.

Testimonianze che rendono la tragedia della Concordia ancor più scandalosa se condizionate alla proporzione descritta dal suo comandante quando impreziosiva la sua persona nel ruolo di attore.

Daniele Campanari


martedì 15 maggio 2012

PROFESSORE PRECARIO NON HA I SOLDI PER MANGIARE: ACCOLTELLA PASSANTE PER FINIRE IN CARCERE


La grave crisi economica mondiale non risparmia nessuno. La storia che segue è tanto raccapricciante quanto commovente.

Antonio Diogene, 48enne professore precario originario di Massa Lombarda, stanco di dover cercare lavoro senza ottenere risultati, ha pensato che l'unico posto dove poter mangiare senza dover pagare è il carcere.

Il docente ha quindi deciso di farsi arrestare, non compiendo un semplice furtarello, ma addirittura accoltellando un ignaro passante che gli è capitato sotto tiro.

L'episodio èaccaduto a Sant'Agata sul Santerno in provincia di Ravenna. Gli agenti del posto hanno trovato Antonio in stato di schok nello stesso posto in cui aveva compiuto il fattaccio e con il coltello ancora in mano.

Fortunatamente l'epilogo di questa storia sarà presumibilmente a lieto fine. Il malcapitato passante è stato ricoverato senza gravi conseguenze all'ospedale di Lugo, mentre il professore è stato messo sotto accusa per lesioni pluriaggravate e porto abusivo di arma da taglio, ma, a quanto si apprende, verrà seguito da uno psicologo e riceverà aiuti economici per sostenere le difficoltà che lo hanno portato a questo folle gesto.

Daniele Campanari

mercoledì 9 maggio 2012

SPUNTA UN NUOVO TESTIMONE SUL CASO RUBY


Le ragazze si facevano toccare da Berlusconi mentre cantavano "Meno male che Silvio c'è"

Ancora un testimone sul caso Ruby: si tratta di Chiara Danese, ex miss, chiamata a testimoniare per il processo che vede imputato l'ex Presidente del Consiglio. Chiara ha partecipato alla serata ad Arcore insieme ad una amica dopo essere stata invitata da Emilio Fede.

Tra le presenti, oltre alla Danese, c'erano le ormai note gemelle De Vivo, il consigliere Nicole Minetti, Maristelle Polacco e molte altre. La Danese ha raccontato che durante la serata Berlusconi narrava barzellette erotico provocando risate forzate da parte degli ospiti. Poi si è fatto recapitare una statuetta, alta circa quanto una bottiglietta d'acqua, che raffigurava un uomo con un pene sproporzionato.

Qui si è scatenato l'inverosimile: Berlusconi ha chiesto alle ospiti di mimare un rapporto orale con la statuetta e tutte quante lo fecero. Alcune di loro si scoprivano il seno, poi andavano dall'ex presidente, lo toccavano e si facevano toccare mentre cantavano "Meno male che Silvio C'è".


Daniele Campanari

martedì 8 maggio 2012

SCUSA MA TI CHIAMO SINDACO!


Vi ricordate Federico Moccia lo scrittore? Ecco, ora dimenticate l’appellativo di scrittore e vestitelo con quello di sindaco

E non è uno scherzo! Infatti, il romanticone di Roma, autore del famoso libro “Tre metri sopra il cielo”, è appena diventato il primo cittadino di Rosello, piccolo comune abruzzese di 300 anime, sbaragliando la concorrenza del suo avversario politico e ottenendo l’89,4% delle preferenze con 142 voti. Intanto la satira impazza su giornali e social network. Alcuni suggeriscono nuovi titoli per i futuri libri del neo sindaco, come “Scusa ma ti chiamo Sindaco” o “Tre metri sopra la giunta comunale”.  La fantasia cinguetta su Twitter e qualcuno è arrivato a consigliare a Moccia di nominare assessori Step, Babi, Pollo, Madda, e Pallina. Altri ancora sostengono che i ferramenta della città saranno entusiasti vista la prevedibile vendita di numerosi nuovi lucchetti.

                                                                                                                         Daniele Campanari

giovedì 3 maggio 2012

UOMO SI SUICIDA NEL BUNKER CHE LUI STESSO AVEVA COSTRUITO


UN UOMO SI SUICIDA NEL BUNKER CHE LUI STESSO AVEVA COSTRUITO
di Daniele Campanari
Il tempo passa veloce e inesorabile e stando a quanto riportato dalla profezia Maya, l’apocalisse è dietro l’angolo.
Questa che vi riporto è la strana storia di Peter Keller, “un survivalista” americano, eterno nemico dello Stato, che decise di iniziare a costruire 8 anni fa un bunker all’interno di una foresta fornendolo di viveri che sarebbero stati d’aiuto per superare l’apocalisse.
Ma qualcosa deve essere andato storto nella mente di Peter che, apparentemente senza motivo, ha improvvisamente ucciso la moglie Lynette di 39 anni e la figlia Kaylene  di appena 18 anni prima di togliersi la vita nel bunker che lui stesso aveva creato. Stando ad alcune testimonianze di chi lo conosceva, il folle gesto di Peter è riconducibile alla sua ferma convinzione che lo Stato americano stia nascondendo la verità riguardo alla fine del mondo che dovrebbe verificarsi il 21 dicembre 2012. Prima di suicidarsi, l’americano ha dato fuoco alla sua casa di North Bend, una località ad est di Seattle. I pompieri, una volta spento il rogo e recuperato i cadaveri delle due donne rimasti all’interno dell’abitazione, hanno rinvenuto all’interno della cassaforte, lasciata appositamente aperta, la fotografia del bunker.
Dopo aver atteso l’alba di domenica, le macchine di soccorso si sono addentrate nella foresta dove hanno trovato il cadavere di Peter, attorno al quale c’erano diverse armi e un giubbotto antiproiettili.

LA NINFOMANE TORNA A COLPIRE: COSTRINGE UN UOMO A 36 ORE DI SESSO


LA NINFOMANE TORNA A COLPIRE: COSTRINGE UN UOMO A 36 ORE DI SESSO

di Daniele Campanari


Quanti di voi ricorderanno la vicenda della donna che rinchiuse in casa con lei un uomo costringendolo a fare sesso per una notte intera
La ninfomane seriale di Monaco di Baviera è tornata a colpire dopo la famosa vicenda che ad aprile la resa protagonista del primo sequestro sessuale. Stavolta la mangiatrice di uomini ha adescato sull’autobus un 31enne africano fornendosi di occhiate e battute maliziose. Cosi, l’uomo ha ceduto alle avances della donna e insieme sono saliti nel luogo del fattaccio. Dopo una lunga maratona di sesso durata ben 36 ore, l’uomo è riuscito a recarsi nudo in mezzo ad una strada e, in lacrime, a chiedere aiuto ai passanti. La polizia è intervenuta sul posto ma, la donna, evidentemente insaziabile, ha proposto agli agenti una seduta di gruppo, prima di essere ammanettata e riportata nel reparto di psichiatria.

mercoledì 2 maggio 2012

IL CURIOSO CASO DI DEAN ANDREWS: A 20 ANNI HA IL CORPO DI UN CENTENARIO


IL CURIOSO CASO DI DEAN ANDREWS: A 20 ANNI HA IL CORPO DI UN CENTENARIO

di Daniele Campanari

“Capita a tutti di sentirsi diversi in un modo o nell’altro, ma andiamo tutti nello stesso posto, solo che per arrivarci prendiamo strade diverse”

La frase riportata sopra è tratta dal film “Il curioso caso di Benjamin Button” interpretato da Brad Pitt. La progeria, malattia rarissima che colpisce un bambino su circa otto milioni, è il curioso caso che ruota intorno alla pellicola di Hoollywood. A volte realtà e finzione si mescolano miseramente e la tragica storia di Dean Andrews ne è l’esempio. Dean è un ragazzo inglese di 20 anni affetto proprio da questa bruttissima patologia che porta ad un invecchiamento precoce del corpo. I casi al mondo di progenia sono solo 74, secondo quanto riportato dal Sun che si è occupato della vicenda di Dean. Il giovane britannico attualmente vive nella sua casa britannica insieme alla madre che gli presta le cure del caso, ma la sua situazione si fa ogni giorno sempre più grave. Infatti qualche tempo fa è stato ricoverato in ospedale per una grave insufficienza cardiaca irreversibile.

lunedì 30 aprile 2012

DONNA NUDA SULLA MOTO: MULTATA PERCHE' SENZA CASCO



DONNA NUDA SULLA MOTO: MULTATA PERCHE' SENZA CASCO

di Daniele Campanari

Da sempre donne e motori risulta essere il binomio perfetto

Quel che è successo pochi giorni fa in Romania è un fatto piuttosto curioso. Un uomo, che deve aver preso alla lettera questo connubio perfetto, passeggiava tra le strade rumene con la sua moto di grossa cilindrata accompagnato da una donna nuda come passeggero. Alla vista di un posto di blocco, il motociclista si è fermato ed ha consegnato alla polizia i documenti per il controllo. Gli agenti, per nulla incuriositi, si sono limitati ad applicare la legge del codice della strada comminando una multa alla donna perché non indossava il casco.
Cosi, dopo aver indossato il casco, la donna è tornata in sella alla moto ed insieme al conducente ha ripreso il suo viaggio.

Il curioso fatto ha attirato l’attenzione dei media nazionali e, ovviamente, dei molti autisti di passaggio che non hanno perso l’occasione di fotografare le curve graziose del soggetto di facile intuizione.

giovedì 26 aprile 2012

SPENDE 800 MILA DOLLARI PER DIVENTARE LA BARBIE



SPENDE 800 MILA DOLLARI PER DIVENTARE LA BARBIE
di Daniele Campanari

Se pensate che la ragazza ritratta nella foto sopra somigli tremendamente alla Barbie più famosa del mondo, allora avete fatto centro!

La Barbie, o meglio, la modella in questione è Valeria Lukyanova, ucraina di 21 anni che ha già speso ben 800 mila dollari in chirurgia estetica per diventare identica alla bambolina della Mattel. Certo è che la natura ha regalato già qualcosa di speciale a questa giovane ragazza donandogli degli occhi color del cielo e un giro vita da record. La notizia è apparsa qualche giorno fa su Huffington post, ed ha scatenato un vero e proprio caos tra i militanti del web che hanno aspramente insultato e criticato la Lukyanova che, secondo molti, deve essere affetta da qualche patologia psicologica. D’altronde la follia umana non conosce limiti.
Cosa c’è di più folle da voler somigliare a qualcuno più famoso di noi?

martedì 24 aprile 2012

MODELLA NUDA ALLA MOSTRA CONTEMPORANEA: SCANDALO O TROVATA PUBBLICITARIA?


MODELLA NUDA ALLA MOSTRA CONTEMPORANEA: SCANDALO O TROVATA PUBBLICITARIA?

di Daniele Campanari


Andare ad una mostra d’arte e trovarsi davanti una modella nuda che gira per l’intero salone interagendo con le opere.

No, non è un sogno. E’ ciò che sta accadendo in questi giorni all’esposizione di Venezia dell’artista svizzero Urs Fischer. Lo svizzero è noto per la scelta di opere particolari ma questa volta pare aver superato tutte le aspettative. La modella, nuda e in posa, può stare in piedi o seduta a seconda dell’opera contemplata. Martin Bethenod, direttore del Palazzo Grassi in cui si svolge la rassegna contemporanea, ha espresso la sua soddisfazione per l’ampia cornice di pubblico che si è riversata nel suo palazzo e ha dichiarato che “Fischer è l’artista del movimento e della libertà che porta al movimento delle cose”.

Come si dice in questi casi … contento lui, contenti noi.

GUARDARE TROPPI PORNO RENDE CIECHI


GUARDARE TROPPI PORNO RENDE CIECHI

di Daniele Campanari


Spesso abbiamo a che fare con delle leggende apparentemente insignificanti e che provocano grosse risate. Questa volta non è il proprio il caso di ridere.

Secondo quanto riportato da una ricerca condotta in Olanda dal Groningen Medical Centre sembrerebbe che masturbarsi troppo a lungo mentre si guarda un video pornografico possa ridurre gli stimoli visivi. Pare che questo problema si riscontri maggiormente nelle donne. Il team di ricercatori dello studio scientifico ha svolto alcuni test sottoponendo a scansione le cortecce visive primarie di 12 donne sane durante la visione di un film porno. Nel primo film vi erano dei preliminari e della stimolazione manuale, nel secondo film del sesso completo. Dai risultati ottenuti e pubblicati su LiveScience, nel secondo film il sangue delle donne è arrivato alla corteccia visiva primaria in quantità minore.

E’ proprio il caso di dire …Occhio!



NON DEVE RIDERE: IL SUO CORPO SI PARALIZZA


NON DEVE RIDERE: IL SUO CORPO SI PARALIZZA

di Daniele Campanari


Kelly Tinson(nella foto sopra) è una ragazza di 26 anni, apparentemente simile a tutte le sue coetanee. Ciò che la distingue e che non compare ai nostri occhi è che Kelly è affetta da una rara patologia, la cataplessia. Una condizione fisica che non le permette di provare forti emozioni perché altrimenti il suo corpo  resterebbe completamente bloccato. Kelly vive a Kent, nel Regno Unito e la cataplessia non è l’unica malattia che la tormenta. Infatti è affetta anche da narcolessia, una patologia che la fa addormentare anche senza che se ne accorga. La giovane inglese è costretta ad essere accompagnata ovunque vada per evitare spiacevoli incidenti. La sua condizione non le permette di vivere come tutti i ragazzi della sua età e per lei andare a bere qualcosa con gli amici è ormai diventato un tabù insuperabile.

mercoledì 18 aprile 2012

LA DONNA CAMALEONTE


LA DONNA CAMALEONTE

di Daniele Campanari

Lei si definisce "una ragazza normale che ama il make up", ma, a giudicare dal video apparso su you tube, la stoffa artistica c'è, e si vede.

La ragazza in questione è la nepalese Promise Tanang Phan, abile truccatrice, capace di trasformare il suo volto come quello di molte star tra cui Angelina Jolie (nella foto sopra), Michael Jackson, Scarlett Johannson e tanti altri. Nonostante lei dice di non essere una professionista del mestiere, i suoi lavori strabilianti sono di alta classe tecnica e il suo canale del web è stato visualizzato con successo da oltre 9 milioni di utenti da quando nel 2009 è stato caricato il primo video.

C'è da giurare che molti uomini pagherebbero per avere al loro fianco una donna cosi.

martedì 17 aprile 2012

VASCO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO


VASCO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

di Daniele Campanari


Un tempo Vasco Rossi faceva parlare di se per il talento musicale che lo distingueva. Oggi quando sentiamo parlare del rocker di Zocca si fa ovvio l’accostamento a qualche polemica in vista. Nei giorni scorsi è comparsa “L’altra autobiografia” sulla pagina facebook ufficiale del cantante dove lo stesso gettava sassi nello stagno dei colleghi senza l’utilizzo di mezze misure. Solo qualche mese fa il signor Rossi chiamò in causa Luciano Ligabue accusandolo di essere soltanto <<un bicchiere di talento in un mare di presunzione>>. Stavolta ha pensato bene di alzare il tiro e tentare il colpo da più punti andando a colpire contro più bersagli. Al centro della sua attenzione – ormai più mediatica che altro – sono finiti Claudio Baglioni definito <<l’emblema delle musichette da sale d’attesa, autore di testi pieni di luoghi comuni come quelli che fanno le signore dal parrucchiere>>, Amedeo Minghi, ribattezzato <<Wolfang Amedeus Minghi>> e Pierò Pelù, per il quale ancora non ha capito se <<canta per scherzo e fa del rock per caso, o se in fondo si diverte soltanto … per sesso!>>.
Com’è normale che sia, le uscite senza senso alcuno di Vasco provocano le ire dei fan dei cantanti presi di mira che hanno lasciato il loro disappunto sulle pagine facebook degli amati.

Ci ha pensato Paola Massari, ex moglie di Baglioni, a rendere la polemica politicamente attuale: <<Ma che davvero vi sembra tanto differente sentir parlare di Vasco, piuttosto che di Bossi? E andiamo … entrambi sono agli sgoccioli!>>
Come darle torto?

venerdì 13 aprile 2012

LA RETE PARALLELA: DROGA, ARMI, E SESSO


LA RETE PARALLELA: DROGA, ARMI, E SESSO

di Daniele Campanari


Il web, quello che conosciamo, è accessibile a tutti da qualsiasi PC, Tablet e telefonini di ultima generazione. Ciò che molti non sanno è che esiste un altro mondo virtuale, nascosto in posti oscuri rintracciabili solo attraverso procedimenti particolari. Questo posto è il Silk Road, “il sito che non esiste”, anonimo, dove si può acquistare qualsiasi cosa.
Quando dico qualsiasi cosa, intendo proprio qualsiasi cosa: armi, droga, sesso.

Già, perché nel “Dark Web” nulla è proibito. Questi siti sono impenetrabili per la polizia di tutto il mondo e, qualora si riuscisse ad entrare, è impossibile rintracciare chi c’è dietro all’organizzazione grazie all’utilizzo di codici e messaggi criptati di cui si avvalgono i curatori del web.

Nel momento in cui si parla di un’altra rete, inevitabilmente il pensiero passa tra le recenti rivoluzioni in Egitto e in Tunisia del 2009 dove vennero attivate reti parallele al fine di scambiare messaggi segretissimi tra militanti cosi da sfuggire ai controlli della polizia e alle conseguenti torture in caso di arresto. In questo caso non parlo di questa rete misteriosa ma del paradiso virtuale del commercio del crimine. Entrare in queste reti è relativamente semplice; basta avere delle conoscenze non troppo approfondite di ciò che riguarda il mondo della tecnologia mediata su PC: in primo luogo si scarica “Tor”, un software che ti rende invisibile nella navigazione web. La caratteristica di “Tor” che immediatamente si palesa ai nostri occhi è il suo simbolo, una cipolla, da cui deriva il termine con cui viene coniato, ovvero onion routing, “rete cipolla”. Questi siti sono riconoscibili anche dal suffisso con cui finiscono, che non è il classico punto it o punto com, ma punto onion.
Al termine dell’installazione del software (che dura pochi secondi) si esegue un processo di registrazione per poter poi arrivare sulla pagina di Silk Road. Appena entrati ci si accorge che la differenza tra Amazon, ITunes o qualsiasi altro sito di vendita online è poca o nulla. Infatti troverai una lunga lista di elementi da acquistare, con l’unico diversivo che non si tratta di libri o oggettistica varia. Se hai l’imbarazzo della scelta non preoccuparti; avrai a disposizione la classifica degli oggetti più venduti con relativa recensione compreso il punteggio del venditore. La scelta è veramente vasta e il sito da anche la possibilità di consultare la “top three” delle droghe più acquistate.

Capitolo sesso: ci sono parecchi titoli che promettono video di giovani ragazze dalla bellezza ammaliante. Qui è doveroso un appunto lieto. Non c’è traccia di minorenni. Lo scorso ottobre i noti hacker di Anonymus hanno “saccheggiato” il sito facendo sparire al grido di <<non si commercia nulla che possa fare male agli altri>> i porno con protagonisti i minori. Capitolo a parte è la droga, che è una forma di espressione libera, secondo Anonymus.
Il mercato oscuro non funziona in dollari o in euro ma in “bitcoin”, una moneta virtuale tra le più diffuse nel web, anonima nella transazione, e che equivale a 3,8 euro.  A questo punto il più preciso dei soggetti si pone la seguente questione: chi c’è dietro a Silk Road?
Apparentemente un fantasioso personaggio noto come “Dread Pirate Roberts”, il terribile pirata che non faceva prigionieri nel film La principessa sposa. E’ lui (o lei) ad animare il forum ufficiale e che definisce <<nostri eroi>> coloro che portano avanti il progetto.
Da buon pirata che si rispetti, Dread ci offre un senso politico a questa operazione: <<A prescindere dalle tue motivazioni, se sei qui sei un rivoluzionario. Le tue azioni porteranno soddisfazioni a coloro che per troppo tempo sono stati oppressi. Devi essere fiero e andare a testa alta>>

Ciurma, all’arrembaggio!

VOLEVA EMULARE BEAR GRYLLS: E’ MORTO



VOLEVA EMULARE BEAR GRYLLS: E’ MORTO
di Daniele Campanari


Sopravvivere al gelido freddo dei monti scozzesi è un’impresa impossibile anche per il più temerario degli esseri umani.
Davi Austin, 29enne scozzese di Derby, non aveva fatto i conti con la realtà delle cose e cosi la sua folle spedizione è finita in tragedia. Cosa ha spinto il giovane David tanto da provare una simile esperienza?
Bear Grylls. Proprio cosi, lo scozzese voleva emulare le gesta dell’attore britannico provando a vivere per un anno tra i monti della Scozia ma, purtroppo per lui, è resistito solo un mese. Austin era talmente sicuro dei suoi mezzi che prima di partire per l’avventura non ha nemmeno pensato di portare con se un telefono cellulare da utilizzare in caso di emergenza. L’uomo è stato ritrovato privo di vita da un lavoratore locale l’ultimo giorno dell’anno e la sua morte è giunta per ipotermia.

martedì 10 aprile 2012

I'M NOT A BAD BOY



I'M NOT A BAD BOY

di Daniele Campanari


Mario Balotelli ci è cascato di nuovo e verrebbe da dire che Antonio Cassano a confronto è un filosofo.
Già, perché nella domenica di Pasqua –dove è festa per tutti tranne che per il calcio inglese- il talento funambolico dell’italiano ci ha lasciato in eredità l’ennesima “balotellata” con l’espulsione numero quattro rimediata in due anni e figlia di due cartellini gialli che se solo avessero potuto sarebbero stati di un arancione scuro. A Mario non è bastata la grazia concessagli dall’arbitro Atkinson – “atkinsonnata” per lui- quando con un’entrataccia degna del miglior Bruce Lee in “Dalla Cina con furore” colpiva la parte della tibia superiore del giocatore dell’Arsenal Song –per la cronaca il londinese sta bene-. Un intervento che andava sanzionato certamente con un cartellino rosso  e con una successiva pesante squalifica ma che l’arbitro inglese non ha inspiegabilmente visto.
Un’altra balotellata, insomma, che si aggiunge a tutte  quelle accadute in questi ultimi tempi tra il campo di gioco e fuori –vedi appuntamenti con escort, macchine distrutte, risse varie-

Si può giustamente affermare che il “bad boy” è diventato ormai celebre più per le sue “tonterie” –per dirla alla Luis Enrique- che per le sue giocate per cui è pagato fio fiori di quattrini. Nel paese della regina, tifosi e società hanno già scaricato Mario e come se non bastasse al coro si è aggiunto anche il tecnico Roberto Mancini che per Mario è stato più che un allenatore un padre adottivo, il primo che ha creduto nelle sue doti quando ancora calcava i prati della Pinetina nero-azzura con la squadra primavera.
Mino Raiola, procuratore di Balotelli, ha detto che al suo assistito manca l’Italia e vista la situazione è scontato il suo ritorno nel Belpaese già dal prossimo mercato estivo.

Ma chi punterà su Mario Balotelli?
E’ probabile lo scatenarsi di un’asta tra le due milanesi che per bocca di Galliani e Branca hanno aperto le porte dei rispettivi club al ritorno del figliol prodigo. Da non sottovalutare anche le outsider Real Madrid e Paris Saint Germain che farebbero carte false per annoverare tra le loro fila l’attuale numero 45 del Manchester City.
Quel che è certo è che per quest’anno non vedremo Mario Balotelli calcare i terreni erbosi d’Inghilterra vista la squalifica di 3 giornate e l'ormai imminente divorzio con i Citizens.
Che sia Milan o Inter, è risaputo che molti tifosi italiani accoglierebbero a braccia aperte il balotellatore e non solo per le sue doti calcistiche indiscusse ma anche per aggiungere sulle tribune di San Siro un altro pezzo da novanta delle wags, ovvero quella Raffaella Fico che tanto manca a tutti noi italiani. Anche più di Mario … forse!

venerdì 6 aprile 2012

DOVE SONO FINITI I SOLDI PER LA RICOSTRUZIONE?


DOVE SONO FINITI I SOLDI PER LA RICOSTRUZIONE?

di Daniele Campanari


Il mistero si infittisce, si tinge di giallo e anche un po’ di nero come l’oscurità che ha trafitto l’Aquila e dintorni in quel tragico terremoto del 6 aprile di tre anni fa.
Il mistero è quello dei soldi donati dai noi generosi cittadini e non solo con la speranza di ricostruire almeno in parte ciò che il sisma ha portato con se. Tra tutte le donazioni che vennero fatte in quei giorni e in quelli successivi, vennero raccolti 90 milioni di euro. Pochi rispetto ai 5,7 miliardi che servirebbero per la ricostruzione ma pur sempre un punto di partenza su cui spendere un minimo di orgoglio cittadino.

Tra quelle donazioni, ci sono i proventi ricavati dagli “artisti uniti per l’Abruzzo” che con la canzone “Domani” hanno raccolto oltre un milione di euro. Denaro che sarebbe servito per il restauro del Conservatorio Casella ma che fino a ieri è rimasto stabile negli uffici del ministero dei Beni Culturali. Fino a ieri perché pare che oggi la situazione si sia sbloccata positivamente grazie anche all’intervento di Lorenzo Cherubini – in arte Jovanotti – portavoce degli artisti che ha lasciato su Twitter tutta la sua frustrazione per la vicenda riuscendo a smuovere le acque chete. Infatti quei soldi verranno spesi ma non per il restauro del Conservatorio come concordato tempi addietro ma per la costruzione di un teatro.
L’iniziativa dei cantanti fu lodevole e tempestiva e oggi possiamo finalmente aggiungere utile.

A questo punto ledomande che dobbiamo porci sono le seguenti: dove sono finiti i soldi che noi cittadini abbiamo opportunamente donato attraverso gli sms dal valore di 1 euro?
E il denaro che avrebbero dovuto stanziare i paesi appartenenti al G8?
Mistero.
Cosi come è altrettanto misteriosa la presenza tra le macerie di Barak Obama in quei giorni bui quando si è ormai a conoscenza del fatto che gli USA hanno abbandonato l’Abruzzo al proprio triste destino decidendo di non stanziare nemmeno un centesimo a favore della causa ricostruttiva.

E ancora: i circa 3 milioni di euro raccolti dalla colonia abruzzese in Australia?
Dovevano contribuire a pagare un teatro da 6 milioni ma il progetto ideato dalla FederLegno non è mai decollato e ha visto addirittura fare un patetico dietrofront da parte dell’azienda stessa.

Misteri e domande a cui forse, un giorno, qualcuno risponderà ed è in quel momento che i responsabili che hanno scagliato la loro pietra sulle già abbondanti presenti pagheranno il loro pegno.

L’unica nota lieta è quella portata dal progetto delle “Amiche per l’Abruzzo” che ha visto la partecipazione, tra le altre, di Laura Pausini e Fiorella Mannoia che hanno raccolto e portato fisicamente un assegno da un milione di euro – ricavato dalla vendita del DVD del concertone svoltosi nel 2010 a San Siro - al comune di l’Aquila per la costruzione del polo universitario di Coppito inaugurato lo scorso 13 gennaio.

mercoledì 4 aprile 2012

PUBBLICAZIONI A PAGAMENTO? NO GRAZIE


PUBBLICAZIONI A PAGAMENTO? NO GRAZIE

di Daniele Campanari


Fare lo scrittore non è mai stato semplice e probabilmente non lo sarà mai.
Lo scrittore (o aspirante tale) è colui che necessita di esprimere la propria emozione, riflessione, personalità attraverso l’utilizzo della parola scritta.

Negli ultimi anni si sono avvicendati molti concorsi letterari in tutta Italia che danno la possibilità soprattutto agli scrittori esordienti di proporre le proprie opere sperando in una pubblicazione più o meno vicina. Spesso questi concorsi letterari chiedono un indennizzo giustificando tale richiesta per delle spese da sostenere. Qui arriviamo al punto: è giusto pagare per sperare di vedere il proprio manoscritto tra gli scaffali delle librerie?
Prima di parlare di questo, bisogna fare una premessa: in Italia la pubblicazione a pagamento non è un illecito. Ciò non significa che sia il metodo più semplice per raggiungere gli obiettivi prefissati nel momento in cui si pone la parola fine al proprio libro ma, visto l’andamento delle cose, è forse la via più rapida quanto poco produttiva e meritevole.
In questi giorni si è mosso un caso che è finito rapidamente sotto le luci dei riflettori. I blogger di “Scrittori in causa” (movimento contro la pubblicazione a pagamento) hanno contestato aspramente la scelta dei dirigenti del “festival mondiale dell’inedito” di Firenze di far pagare ad ogni partecipante all’iniziativa una cifra che va dai 130 ai 600 euro per far concorrere il proprio romanzo.
A tal proposito, una delegazione di 50 scrittori ha presentato una lettera aperta con la speranza che chi di dovere si metta una mano sul cuore e l’altra sulla coscienza per evitare il pagamento di tali cifre.
Fortunatamente una risposta c’è stata: infatti sul sito web del concorso compare la frase “Stiamo apportando modifiche ai contenuti, presto torneremo on-line.”

Che sia un primo passo per il cambiamento?
Tutti noi lo speriamo. Nel frattempo si continua a scrivere e a sperare di trovare, un giorno o l’altro, il proprio romanzo posto tra quelli di Tabucchi e Pessoa.

martedì 3 aprile 2012

GATTO PARACADUTE, O GATTO MIRACOLATO?


GATTO PARACADUTE, O GATTO MIRACOLATO?

di Daniele Campanari

Sugar, una tenera gattina di colore bianco, è caduta dal 19esimo piano di un grattacielo negli USA senza procurarsi nemmeno un graffio.
La padrona della gattina, un’anziana signora americana, ha sbadatamente lasciato aperta la finestra del terrazzo e cosi Sugar ha pensato bene di farsi un giro nel vuoto.
La signora intervistata dalla BBC, ha dichiarato che probabilmente la sua gatta è stata miracolata.

Secondo un professore di Biologia evolutiva di Harvard, i gatti cadendo non si fanno quasi mai del male perché riescono ad assumere una posizione tale che permette alle loro zampe di attutire la caduta quasi come fossero dei piccoli paracaduti.
Sugar avrà pure sette vite come i suoi simili, ma dopo una caduta del genere gran parte di esse saranno sicuramente andate perse!


IO NON SONO TUO PADRE!


<<IO NON SONO TUO PADRE!>>

di Daniele Campanari


<<Io sono tuo padre … O forse no?>>
Dubbi, incertezze, tradimenti; si sa che ad ogni ragionevole dubbio corrisponde l’accurato bisogno di una risposta. In Italia nel 2011 è scattata la corsa al test informativo di paternità che ha già visto oltre 3600 prove “fai – da – te”.
Oggi fare un’analisi genetica è diventato incredibilmente semplice e di gran voga grazie alle molte multinazionali che vendono il test direttamente sul web a prezzi che variano dai 300 ai 600 euro. Il kit composto da due tamponi che vanno inseriti all’interno della guancia dei due soggetti sottoposti ad analisi arriva direttamente nella casa del richiedente e già dopo 4-5 giorni dall’esamina in laboratorio i risultati sono pronti per essere consultati. Il tutto con l’assoluta certezza di ciò che si vuole sapere.

Queste verifiche vengono utilizzate anche come armi per scoprire casi di infedeltà. E’ sufficiente un mozzicone di sigaretta, uno slip, o un capello sospetto per venire a capo di un tradimento.

Si sa che l’abuso psicologico di tali provvedimenti porta a paradossi degni dei migliori spunti comici. Non molto tempo fa, un signore si è presentato in un laboratorio di Roma con l’intero sedile della propria auto per una macchia sospetta.

Tanto per la cronaca, era una macchia di gelato al pistacchio.

lunedì 2 aprile 2012

SINGLE E' MEGLIO ... O NO?


SINGLE E' MEGLIO ... O NO?

di Daniele Campanari


<<Niente paura, ci pensa la vita mi han detto cosi>>, canta Ligabue.
E’ proprio il caso di non avere paura per tutte quelle persone che ne fanno un problema il loro status sociale da single. Certo, allungare la mano dall’altra parte del lettone su cui si dorme e non trovare nessuno non è il massimo dell’ambizione. Eppure si può vivere bene anche da soli basta che ci si trovi in possesso di creatività, energia, curiosità, e spirito di socializzazione. Negli USA il fenomeno dei single è sotto osservazione sin dagli anni ’60. A quei tempi, secondo un sondaggio americano, il 57% degli intervistati giudicava <<immorale e da nevrotici>> vivere da soli e solo il 22% lo faceva.
Oggi, che ci piaccia o no, che sia una scelta personale o di altri, più del 50% della popolazione vive da sola. A questo punto è lecito chiedersi: la struttura sociale aiuta i single?
Nei paesi scandinavi molti problemi sono stati risolti grazie alla realizzazione di strutture poste in veri e propri quartieri attrezzati in cui il single ha la possibilità di incontrarsi e socializzare.
In Italia la realizzazione di tali progetti è assai lontana e gli occhi continuano a restare saldamente chiusi.
Solamente coloro che vivono nelle grandi città hanno più possibilità di far valere la propria creatività rispetto a quelli che vivono nelle provincie.

Nel frattempo non ci resta che canticchiare <<niente paura, ci pensa la vita mi han detto cosi>>

DONNA CONDANNATA ALLA CRUDELTA' PERCHE' NON FA SESSO CON IL MARITO


DONNA CONDANNATA ALLA CRUDELTA' PERCHE' NON FA SESSO CON IL MARITO

di Daniele Campanari


Alla base di ogni matrimonio che si rispetti c’è il sesso, unica fonte naturale di allegria tra coppie.
Questo è ciò che avrà pensato il giudice della Corte Suprema di New Delhi quando ha deciso di condannare per “crudeltà” verso il marito una donna indiana perché si rifiuta di avere rapporti sessuali.
La sentenza della corte ha cosi disposto il divorzio della coppia. Secondo quanto dichiarato dall’uomo, negli ultimi cinque mesi i due hanno fatto sesso solo dieci volte nelle quali la donna era in uno stato totalmente passivo. La decisione del giudice non ha raccolto il consenso da parte della donna che ha deciso di fare ricorso.

Quando si dice un divorzio per “giusta causa”.

giovedì 29 marzo 2012

L'ORGASMO: LO SPORT SCELTO DALLE DONNE


L'ORGASMO: LO SPORT SCELTO DALLE DONNE

di Daniele Campanari


Secondo quanto riportato da una ricerca americana proposta da “Sexual and Relationship Terapy”, le donne possono avere un orgasmo praticando uno sport o semplicemente un’attività fisica.
In queste circostanze, non serve fantasticare su qualche incontro “hot”; basta contrarre e quindi allenare il proprio muscolo addominale attraverso gli esercizi preposti.
Infatti, allenando i muscoli ventrali, si può raggiungere un orgasmo inaspettato.

Per testare questa ricerca, 370 donne sono state chiamate in causa durante un atto sportivo. Il 40% di esse ha dichiarato di aver provato piacere in più di 10 occasioni.
Ora, provate ad immaginarvi mentre correte sul tapis-roulant della palestra che frequentate.

… Ho detto che dovevate usare l’immaginazione, non correre per davvero!

DONNE, E' ARRIVATO ROCCO!


DONNE, E' ARRIVATO ROCCO!

di Daniele Campanari


Il tormentone è nato a Zelig ma stavolta pare che Rocco Siffredi sia arrivato davvero.
Infatti, sembrerebbe  che il noto pornoattore italiano abbia deciso di candidarsi al ruolo di sindaco di Palermo per le prossime elezioni. A sostenere la candidatura di Siffredi, ci hanno pensato i militanti del web che attraverso Facebook  hanno creato la fan page “Rocco Siffredi Sindaco di Palermo” che ha già ricevuto notevoli consensi con oltre 1450 adesioni.
Nella pagina sono presenti alcune campagne elettorali oltre ad una frase dello stesso attore che invita i palermitani al voto giurando di “mettere a disposizione i suoi mezzi”.
I più maliziosi avranno associato alla parola “mezzi” quel qualcosa che ha contribuito alla notorietà di Rocco.

In ogni caso, è fuori dubbio che se Palermo dovesse eleggere Rocco Siffredi come primo cittadino, la via del comune sarebbe frequentata da molte donne.

mercoledì 28 marzo 2012

MI CHIAMO FACEBOOK


MI CHIAMO FACEBOOK

di Daniele Campanari


Che Facebook abbia avuto una notevole influenza su molte persone presenti sul globo terrestre, si sa.
Ciò che ancora non era pervenuto è che Facebook sia diventato anche un nome proprio di persona. Facebook Jamal Ibrahim è una bambina egiziana chiamata dal padre proprio come il social network più famoso del continente. Eccesso di fantasia? Forse. Fatto sta che il signor Ibrahim ha voluto rendere omaggio al canale multimediale autore di un contributo importante in termini propagandistici durante le azioni sovversive di Wael Ghonin e quindi la conseguente caduta di Mubarak.
E’ noto che il canale di Mark Zuckerberg  non viaggia mai da solo ma è sempre ben accompagnato da altri due capisaldi della comunicazione tecnologica, come Twitter e You Tube.

A questo punto c’è da scommettere che qualora i genitori di Facebook (la bambina) decidessero di mettere al mondo altri pargoli, due nomi sono già assegnati.

SUL WEB IL VALORE LEGALE DELLA LAUREA SECONDO I CITTADINI


SUL WEB IL VALORE LEGALE DELLA LAUREA SECONDO I CITTADINI

di Daniele Campanari


Il ministero dell’Università pochi giorni fa ha aperto un dibattito nazionale sul valore legale della laurea. Lo scopo del dibattito è quello di ascoltare l’opinione pubblica su questo argomento scottante. Attraverso il sito internet del ministero, facebook e twitter, i cittadini potranno compilare un questionario composto da 15 domande, alcune a risposta chiusa e altre a risposta aperta, apponendo cosi la propria riflessione personale. Questa consultazione, fortemente voluta dal ministro dell’istruzione Francesco Profumo, è solo l’incipit per un futuro referendum che dovrebbe essere emanato in tempi non troppo lontani.  Ad oggi, sono già oltre 20 mila gli italiani che hanno aderito all’iniziativa.
Nell’era della tecnologia basata sulla comunicazione di massa, il loco scelto dai rappresentanti del MIUR è di gran lunga azzeccato. Nonostante ciò, non tutti si sono dimostrati d’accordo.

Infatti l’UDU (Unione degli Universitari), ha aspramente criticato questo metodo aggiungendo che questi sondaggi sono <<faziosi e produttori di una realtà distorta>>. A dar manforte a questa tesi, ci ha pensato l’ANDU (Associazione Nazionale Docenti Universitari) che ha giudicato questo referendum <<una farsa>>
Insomma, la “guerra” è appena iniziata e sembra apertissima. Ciò che è certo è che non si chiuderà prima del 24 aprile (giorno in cui verranno visualizzate le schede) e sicuramente non vedrà né vincitori né vinti.

ARRESTATO BATMAN!


ARRESTATO BATMAN!

di Daniele Campanari

Batman in prigione;
non è il titolo del prossimo capitolo della saga che vede protagonista l’uomo pipistrello nato dalla fantasia di Bob Kane, ma è ciò che è accaduto realmente pochi giorni fa a Montgomery, nel Maryland (USA).
I poliziotti della contea hanno fermato sulla statale una Lamborghini Gallardo di colore nero e con al posto della classica targa il simbolo distintivo del cavaliere oscuro. L’auto viaggiava secondo il codice della strada ma ad insospettire i “guardiani della legge” è stata proprio quella targa.
Cosi, quando i poliziotti si sono ritrovati davanti proprio Batman, si sono fatti una bella risata ma non hanno potuto fare a meno di arrestare l’eroe.
Intanto sulla rete molti si domandano chi possa essere il tizio alla guida del bolide.
Stando ad alcune ricerche venute fuori in queste ore, sembrerebbe che alla guida del mezzo ci fosse Lenny B. Robinson, un ricco benefattore non nuovo a travestimenti del genere. Infatti, pare che Robinson giri spesso travestito da Batman recandosi negli ospedali per cercare di portare un po’ di allegria tra i bambini malati.
Insomma, per quanto casi del genere possano ricondurre a pazzie o manie di protagonismo, c’è sempre il lato positivo della medaglia.

Che Batman abbia preso vita grazie a Robinson non è dato a sapersi, ma, in ogni caso, ce ne fosse di gente come lui!

martedì 27 marzo 2012

"POLITICALLY CORRECT"


"POLITICALLY CORRECT"

di Daniele Campanari


Si può recensire una lista di 50 parole da vietare ai bambini nell’uso del linguaggio quotidiano?
Qualsiasi persona dotata di un cervello ben pensante risponderebbe con un secco quanto perentorio: “NO!”
A New York il Dipartimento per l’Istruzione ha pensato bene di bandire dalle menti dei bambini delle scuole elementari ben 50 vocaboli. Il tutto in nome di quella “politically correct”, espressione nata negli USA a cavallo degli anni Settanta al tempo delle lotte per i diritti civili.
I pargoli delle scuole newyorkesi non potranno utilizzare la parola “compleanno” per non offendere la sensibilità dei testimoni di Geova che non festeggiano annualmente il giorno della loro nascita. E poi ancora la parola “dancing” perché evocherebbe immagini troppo sexy. Meglio usare la parola “balletto”.

“divorzio”, “dinosauri”, “sigarette”, “halloween”, “videogioco”, “povertà”, “schiavitù”; secondo quelli del Dipartimento, questi termini danneggerebbero i futuri adulti provocando loro “maleducazione” e “distrazione”.
Togliere ai ragazzi argomenti di cui discutere è a dir poco controproducente cosi come è ovvio che eliminare queste parole del linguaggio comune rende impossibile il passaggio dallo status quo ad un pensiero maggiormente sviluppato e obiettivo.
Non sembrano essere, questi, i tempi del dietrofront dato che le direttive sono già state emanate ed entro pochi giorni questa ridicola posizione verrà resa ufficiale.
A questo punto non ci resta che parlare di una pessima “schiavitù” di palazzo.
Ho usato la parola “schiavitù” … è consentito?

lunedì 26 marzo 2012

LA PASSWORD PERFETTA E' NELLA NOSTRA TESTA



LA PASSWORD PERFETTA E' NELLA NOSTRA TESTA

di Daniele Campanari

La password perfetta non esiste! O meglio, esiste ma è nella nostra testa. Quindi … Esiste!

Già per capire se esista o meno la password perfetta, ci vorrebbero i migliori studiosi del settore. La password, quella combinazione (il)logica di lettere, numeri, e simboli, ci fa venire l’emicrania ogni volta che viene chiamata in causa. La domanda sorge spontanea: possiamo fare a meno delle password nella nostra vita? Ovviamente no! Che sia sul web o semplicemente nella vita reale, la password è tra di noi.
Oggi, un po’ per la potenza delle macchine, un po’ per la scaltrezza degli Hacker, le nostre proprietà private vengono spesso violate. Quindi, dove aggrapparsi per non vedere la nostra libertà profanata?
Per l’Economist, la password perfetta è quella dettata dalla nostra fantasia. Non pensiamo ai personaggi della Walt Disney ma a fatti ben più proporzionati alla nostra cultura virtuale. Sebbene non esistano password sicure, quelle più difficili da ricordare sono anche quelle meno rintracciabili.
Negli USA il dipartimento della Difesa sta pensando di creare una tastiera in grado di riconoscere il proprio padrone attraverso la velocità di battitura dei tasti. Dice: “Fantascienza!”

Per forza! Cosa ci si può aspettare dalla patria di Hollywood?
Insomma, password perfetta o no, esistono dei modi per fare in modo che il nostro “io” virtuale non venga mai profanato. Uno di questi è, senza dubbio, il più antico quanto attuale soprattutto nell’era dei Social Network.

Non svelare mai nessuna password al fidanzato/a. A volte, l’Hacker infallibile è proprio dietro di noi.

IL POETA DEL CALCIO


IL POETA DEL CALCIO

di Daniele Campanari



"Oh capitano, Oh mio capitano!"

Un poeta è cosi che darebbe sfogo alla sua poesia dedicata a qualcuno (un capitano) entrato di diritto nella leggenda del calcio passato, presente, e futuro.
I tifosi della Juventus, che di certo poeti non sono, cantano: "Un capitano, c'è solo un capitano ..."
Non sarà poesia questa, ma poco ci manca.

Alessandro Del Piero, simbolo della Juventus anni '90; simbolo di una continuità calcistica che vede protagonisti pochi come lui ( vedi F. Totti -attualità-); simbolo di una Signora reduce dai colpi bassi di Calciopoli. Un campione intramontabile che a 37 anni suonati gioca ancora come un ragazzino di periferia nella stradina davanti casa e che ancora riesce a regalare colpi da biliardo degni dei più illustri signori della categoria. Simboli, valori, umanità: basti pensare alla professionalità dimostrata dal 37enne di Conegliano Veneto in una stagione che lo vede protagonista più per il suo silenzio che per le volte in cui è sceso in campo. Per quella magia che si sprigiona dai suoi piedi è certo, logico, che molti amanti del calcio farebbero una petizione da consegnare nelle mani di Antonio Conte per vedere più spesso il numero 10 sul rettangolo di gioco. Ieri, durante la kermesse tra Juventus e Inter, derby d’Italia per Gianni Brera, derby della discordia per i militanti del palazzo, Del Piero si è reso protagonista di uno di quei colpi che ti aspetti. Quando al minuto sette del secondo tempo ha fatto il suo ingresso, tra l’ovazione dello Juventus Stadium sempre più in veste di “fortino di sicurezza”, il capitano senza fascia, qualcosa è cambiato. Sarà il caso, sarà un destino beffardo per la compagnia dell’”ex triplete”, ma la Juventus passa in vantaggio prima con Caceres, autentico purosangue, e poi raddoppia con Del Piero ottimamente assistito da Vidal.

Linguaccia …2-0 e tutti a casa!

Gli amanti del calcio datato paragonano l’attuale portabandiera bianconero all’ormai noto Josè Altafini, altro campione (in)discusso capace di dare il là a partite che sembravano sull’orlo del precipizio musicale.
Se c’è un destino che si fa beffe di tutti noi, questo ha deciso di presentarsi ieri sera in una primaverile serata del marzo torinese.
Alla presenza numero 16, al subentro numero 13, Del Piero ha segnato il suo primo goal nel nuovissimo stadio della Juventus. Se la matematica non è un’opinione 16+13 fa 29, come gli scudetti affissi sulla bacheca del cuore e della memoria bianconera.
Esagerando, a quel 29 potremmo aggiungere il primo goal stagionale: 29+1 fa 30, come gli scudetti in caso di vittoria del titolo quest’anno … Scongiuri a parte.
Allora, per volere divino, si fa riferimento a quella coreografia presentata dalla curva juventina, in occasione del calcio d’inizio, in cui è palese il riferimento proprio a quei 29 scudetti.

Stai a vedere che i tifosi sapevano tutto!