VASCO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
Un tempo Vasco Rossi faceva parlare di se per il talento
musicale che lo distingueva. Oggi quando sentiamo
parlare del rocker di Zocca si fa ovvio l’accostamento a qualche polemica
in vista. Nei giorni scorsi è comparsa “L’altra autobiografia” sulla pagina facebook ufficiale del cantante dove lo stesso gettava sassi nello stagno dei colleghi
senza l’utilizzo di mezze misure. Solo qualche mese fa il signor Rossi chiamò
in causa Luciano Ligabue accusandolo di essere soltanto <<un bicchiere di
talento in un mare di presunzione>>. Stavolta ha pensato bene di alzare
il tiro e tentare il colpo da più punti andando a colpire contro più bersagli.
Al centro della sua attenzione – ormai più mediatica che altro – sono finiti
Claudio Baglioni definito <<l’emblema delle musichette da sale d’attesa,
autore di testi pieni di luoghi comuni come quelli che fanno le signore dal
parrucchiere>>, Amedeo Minghi, ribattezzato <<Wolfang Amedeus
Minghi>> e Pierò Pelù, per il quale ancora non ha capito se <<canta
per scherzo e fa del rock per caso, o se in fondo si diverte soltanto … per
sesso!>>.
Com’è normale che sia, le uscite senza senso alcuno di Vasco
provocano le ire dei fan dei cantanti presi di mira che hanno lasciato il loro
disappunto sulle pagine facebook degli amati.
Ci ha pensato Paola Massari, ex moglie di Baglioni, a
rendere la polemica politicamente attuale: <<Ma che davvero vi sembra
tanto differente sentir parlare di Vasco, piuttosto che di Bossi? E andiamo …
entrambi sono agli sgoccioli!>>
Come darle torto?
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