Chi è che scrive?

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Daniele Campanari nasce a Latina il 9 dicembre del 1988, studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione all'università "La Sapienza" di Roma,collabora come giornalista a Radio Sapienza. La sua passione per la scrittura comincia nel "momento in cui ho imparato a mettere insieme due parole". Da bambino componeva filastrocche in rima utilizzando i nomi e i cognomi dei personaggi famosi. A 16 anni scrive e arrangia musicalmente " Sei tutto per me". Da qui, si collega l'altra sua passione, ovvero la musica, che lo porta ad esibirsi per un breve periodo con alcune tribute band romane di Luciano Ligabue. Da un anno circa, ha scelto di rendere pubblici i testi, le poesie, i racconti e gli aforismi che normalmente scrive nella sua stanza, nel bagno di casa, nello sgabuzzino e in altre parti del globo. "Tutti hanno un sogno riposto nel cassetto che vorrebbero realizzare. Il mio sogno ce l'ho in mano e attraverso una penna e un foglio bianco sto cercando di renderlo vivo"

venerdì 13 aprile 2012

LA RETE PARALLELA: DROGA, ARMI, E SESSO


LA RETE PARALLELA: DROGA, ARMI, E SESSO

di Daniele Campanari


Il web, quello che conosciamo, è accessibile a tutti da qualsiasi PC, Tablet e telefonini di ultima generazione. Ciò che molti non sanno è che esiste un altro mondo virtuale, nascosto in posti oscuri rintracciabili solo attraverso procedimenti particolari. Questo posto è il Silk Road, “il sito che non esiste”, anonimo, dove si può acquistare qualsiasi cosa.
Quando dico qualsiasi cosa, intendo proprio qualsiasi cosa: armi, droga, sesso.

Già, perché nel “Dark Web” nulla è proibito. Questi siti sono impenetrabili per la polizia di tutto il mondo e, qualora si riuscisse ad entrare, è impossibile rintracciare chi c’è dietro all’organizzazione grazie all’utilizzo di codici e messaggi criptati di cui si avvalgono i curatori del web.

Nel momento in cui si parla di un’altra rete, inevitabilmente il pensiero passa tra le recenti rivoluzioni in Egitto e in Tunisia del 2009 dove vennero attivate reti parallele al fine di scambiare messaggi segretissimi tra militanti cosi da sfuggire ai controlli della polizia e alle conseguenti torture in caso di arresto. In questo caso non parlo di questa rete misteriosa ma del paradiso virtuale del commercio del crimine. Entrare in queste reti è relativamente semplice; basta avere delle conoscenze non troppo approfondite di ciò che riguarda il mondo della tecnologia mediata su PC: in primo luogo si scarica “Tor”, un software che ti rende invisibile nella navigazione web. La caratteristica di “Tor” che immediatamente si palesa ai nostri occhi è il suo simbolo, una cipolla, da cui deriva il termine con cui viene coniato, ovvero onion routing, “rete cipolla”. Questi siti sono riconoscibili anche dal suffisso con cui finiscono, che non è il classico punto it o punto com, ma punto onion.
Al termine dell’installazione del software (che dura pochi secondi) si esegue un processo di registrazione per poter poi arrivare sulla pagina di Silk Road. Appena entrati ci si accorge che la differenza tra Amazon, ITunes o qualsiasi altro sito di vendita online è poca o nulla. Infatti troverai una lunga lista di elementi da acquistare, con l’unico diversivo che non si tratta di libri o oggettistica varia. Se hai l’imbarazzo della scelta non preoccuparti; avrai a disposizione la classifica degli oggetti più venduti con relativa recensione compreso il punteggio del venditore. La scelta è veramente vasta e il sito da anche la possibilità di consultare la “top three” delle droghe più acquistate.

Capitolo sesso: ci sono parecchi titoli che promettono video di giovani ragazze dalla bellezza ammaliante. Qui è doveroso un appunto lieto. Non c’è traccia di minorenni. Lo scorso ottobre i noti hacker di Anonymus hanno “saccheggiato” il sito facendo sparire al grido di <<non si commercia nulla che possa fare male agli altri>> i porno con protagonisti i minori. Capitolo a parte è la droga, che è una forma di espressione libera, secondo Anonymus.
Il mercato oscuro non funziona in dollari o in euro ma in “bitcoin”, una moneta virtuale tra le più diffuse nel web, anonima nella transazione, e che equivale a 3,8 euro.  A questo punto il più preciso dei soggetti si pone la seguente questione: chi c’è dietro a Silk Road?
Apparentemente un fantasioso personaggio noto come “Dread Pirate Roberts”, il terribile pirata che non faceva prigionieri nel film La principessa sposa. E’ lui (o lei) ad animare il forum ufficiale e che definisce <<nostri eroi>> coloro che portano avanti il progetto.
Da buon pirata che si rispetti, Dread ci offre un senso politico a questa operazione: <<A prescindere dalle tue motivazioni, se sei qui sei un rivoluzionario. Le tue azioni porteranno soddisfazioni a coloro che per troppo tempo sono stati oppressi. Devi essere fiero e andare a testa alta>>

Ciurma, all’arrembaggio!

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