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Daniele Campanari nasce a Latina il 9 dicembre del 1988, studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione all'università "La Sapienza" di Roma,collabora come giornalista a Radio Sapienza. La sua passione per la scrittura comincia nel "momento in cui ho imparato a mettere insieme due parole". Da bambino componeva filastrocche in rima utilizzando i nomi e i cognomi dei personaggi famosi. A 16 anni scrive e arrangia musicalmente " Sei tutto per me". Da qui, si collega l'altra sua passione, ovvero la musica, che lo porta ad esibirsi per un breve periodo con alcune tribute band romane di Luciano Ligabue. Da un anno circa, ha scelto di rendere pubblici i testi, le poesie, i racconti e gli aforismi che normalmente scrive nella sua stanza, nel bagno di casa, nello sgabuzzino e in altre parti del globo. "Tutti hanno un sogno riposto nel cassetto che vorrebbero realizzare. Il mio sogno ce l'ho in mano e attraverso una penna e un foglio bianco sto cercando di renderlo vivo"

martedì 10 aprile 2012

I'M NOT A BAD BOY



I'M NOT A BAD BOY

di Daniele Campanari


Mario Balotelli ci è cascato di nuovo e verrebbe da dire che Antonio Cassano a confronto è un filosofo.
Già, perché nella domenica di Pasqua –dove è festa per tutti tranne che per il calcio inglese- il talento funambolico dell’italiano ci ha lasciato in eredità l’ennesima “balotellata” con l’espulsione numero quattro rimediata in due anni e figlia di due cartellini gialli che se solo avessero potuto sarebbero stati di un arancione scuro. A Mario non è bastata la grazia concessagli dall’arbitro Atkinson – “atkinsonnata” per lui- quando con un’entrataccia degna del miglior Bruce Lee in “Dalla Cina con furore” colpiva la parte della tibia superiore del giocatore dell’Arsenal Song –per la cronaca il londinese sta bene-. Un intervento che andava sanzionato certamente con un cartellino rosso  e con una successiva pesante squalifica ma che l’arbitro inglese non ha inspiegabilmente visto.
Un’altra balotellata, insomma, che si aggiunge a tutte  quelle accadute in questi ultimi tempi tra il campo di gioco e fuori –vedi appuntamenti con escort, macchine distrutte, risse varie-

Si può giustamente affermare che il “bad boy” è diventato ormai celebre più per le sue “tonterie” –per dirla alla Luis Enrique- che per le sue giocate per cui è pagato fio fiori di quattrini. Nel paese della regina, tifosi e società hanno già scaricato Mario e come se non bastasse al coro si è aggiunto anche il tecnico Roberto Mancini che per Mario è stato più che un allenatore un padre adottivo, il primo che ha creduto nelle sue doti quando ancora calcava i prati della Pinetina nero-azzura con la squadra primavera.
Mino Raiola, procuratore di Balotelli, ha detto che al suo assistito manca l’Italia e vista la situazione è scontato il suo ritorno nel Belpaese già dal prossimo mercato estivo.

Ma chi punterà su Mario Balotelli?
E’ probabile lo scatenarsi di un’asta tra le due milanesi che per bocca di Galliani e Branca hanno aperto le porte dei rispettivi club al ritorno del figliol prodigo. Da non sottovalutare anche le outsider Real Madrid e Paris Saint Germain che farebbero carte false per annoverare tra le loro fila l’attuale numero 45 del Manchester City.
Quel che è certo è che per quest’anno non vedremo Mario Balotelli calcare i terreni erbosi d’Inghilterra vista la squalifica di 3 giornate e l'ormai imminente divorzio con i Citizens.
Che sia Milan o Inter, è risaputo che molti tifosi italiani accoglierebbero a braccia aperte il balotellatore e non solo per le sue doti calcistiche indiscusse ma anche per aggiungere sulle tribune di San Siro un altro pezzo da novanta delle wags, ovvero quella Raffaella Fico che tanto manca a tutti noi italiani. Anche più di Mario … forse!

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