Chi è che scrive?

La mia foto
Daniele Campanari nasce a Latina il 9 dicembre del 1988, studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione all'università "La Sapienza" di Roma,collabora come giornalista a Radio Sapienza. La sua passione per la scrittura comincia nel "momento in cui ho imparato a mettere insieme due parole". Da bambino componeva filastrocche in rima utilizzando i nomi e i cognomi dei personaggi famosi. A 16 anni scrive e arrangia musicalmente " Sei tutto per me". Da qui, si collega l'altra sua passione, ovvero la musica, che lo porta ad esibirsi per un breve periodo con alcune tribute band romane di Luciano Ligabue. Da un anno circa, ha scelto di rendere pubblici i testi, le poesie, i racconti e gli aforismi che normalmente scrive nella sua stanza, nel bagno di casa, nello sgabuzzino e in altre parti del globo. "Tutti hanno un sogno riposto nel cassetto che vorrebbero realizzare. Il mio sogno ce l'ho in mano e attraverso una penna e un foglio bianco sto cercando di renderlo vivo"

giovedì 3 maggio 2012

UOMO SI SUICIDA NEL BUNKER CHE LUI STESSO AVEVA COSTRUITO


UN UOMO SI SUICIDA NEL BUNKER CHE LUI STESSO AVEVA COSTRUITO
di Daniele Campanari
Il tempo passa veloce e inesorabile e stando a quanto riportato dalla profezia Maya, l’apocalisse è dietro l’angolo.
Questa che vi riporto è la strana storia di Peter Keller, “un survivalista” americano, eterno nemico dello Stato, che decise di iniziare a costruire 8 anni fa un bunker all’interno di una foresta fornendolo di viveri che sarebbero stati d’aiuto per superare l’apocalisse.
Ma qualcosa deve essere andato storto nella mente di Peter che, apparentemente senza motivo, ha improvvisamente ucciso la moglie Lynette di 39 anni e la figlia Kaylene  di appena 18 anni prima di togliersi la vita nel bunker che lui stesso aveva creato. Stando ad alcune testimonianze di chi lo conosceva, il folle gesto di Peter è riconducibile alla sua ferma convinzione che lo Stato americano stia nascondendo la verità riguardo alla fine del mondo che dovrebbe verificarsi il 21 dicembre 2012. Prima di suicidarsi, l’americano ha dato fuoco alla sua casa di North Bend, una località ad est di Seattle. I pompieri, una volta spento il rogo e recuperato i cadaveri delle due donne rimasti all’interno dell’abitazione, hanno rinvenuto all’interno della cassaforte, lasciata appositamente aperta, la fotografia del bunker.
Dopo aver atteso l’alba di domenica, le macchine di soccorso si sono addentrate nella foresta dove hanno trovato il cadavere di Peter, attorno al quale c’erano diverse armi e un giubbotto antiproiettili.

Nessun commento:

Posta un commento