Chi è che scrive?

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Daniele Campanari nasce a Latina il 9 dicembre del 1988, studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione all'università "La Sapienza" di Roma,collabora come giornalista a Radio Sapienza. La sua passione per la scrittura comincia nel "momento in cui ho imparato a mettere insieme due parole". Da bambino componeva filastrocche in rima utilizzando i nomi e i cognomi dei personaggi famosi. A 16 anni scrive e arrangia musicalmente " Sei tutto per me". Da qui, si collega l'altra sua passione, ovvero la musica, che lo porta ad esibirsi per un breve periodo con alcune tribute band romane di Luciano Ligabue. Da un anno circa, ha scelto di rendere pubblici i testi, le poesie, i racconti e gli aforismi che normalmente scrive nella sua stanza, nel bagno di casa, nello sgabuzzino e in altre parti del globo. "Tutti hanno un sogno riposto nel cassetto che vorrebbero realizzare. Il mio sogno ce l'ho in mano e attraverso una penna e un foglio bianco sto cercando di renderlo vivo"

lunedì 26 marzo 2012

IL POETA DEL CALCIO


IL POETA DEL CALCIO

di Daniele Campanari



"Oh capitano, Oh mio capitano!"

Un poeta è cosi che darebbe sfogo alla sua poesia dedicata a qualcuno (un capitano) entrato di diritto nella leggenda del calcio passato, presente, e futuro.
I tifosi della Juventus, che di certo poeti non sono, cantano: "Un capitano, c'è solo un capitano ..."
Non sarà poesia questa, ma poco ci manca.

Alessandro Del Piero, simbolo della Juventus anni '90; simbolo di una continuità calcistica che vede protagonisti pochi come lui ( vedi F. Totti -attualità-); simbolo di una Signora reduce dai colpi bassi di Calciopoli. Un campione intramontabile che a 37 anni suonati gioca ancora come un ragazzino di periferia nella stradina davanti casa e che ancora riesce a regalare colpi da biliardo degni dei più illustri signori della categoria. Simboli, valori, umanità: basti pensare alla professionalità dimostrata dal 37enne di Conegliano Veneto in una stagione che lo vede protagonista più per il suo silenzio che per le volte in cui è sceso in campo. Per quella magia che si sprigiona dai suoi piedi è certo, logico, che molti amanti del calcio farebbero una petizione da consegnare nelle mani di Antonio Conte per vedere più spesso il numero 10 sul rettangolo di gioco. Ieri, durante la kermesse tra Juventus e Inter, derby d’Italia per Gianni Brera, derby della discordia per i militanti del palazzo, Del Piero si è reso protagonista di uno di quei colpi che ti aspetti. Quando al minuto sette del secondo tempo ha fatto il suo ingresso, tra l’ovazione dello Juventus Stadium sempre più in veste di “fortino di sicurezza”, il capitano senza fascia, qualcosa è cambiato. Sarà il caso, sarà un destino beffardo per la compagnia dell’”ex triplete”, ma la Juventus passa in vantaggio prima con Caceres, autentico purosangue, e poi raddoppia con Del Piero ottimamente assistito da Vidal.

Linguaccia …2-0 e tutti a casa!

Gli amanti del calcio datato paragonano l’attuale portabandiera bianconero all’ormai noto Josè Altafini, altro campione (in)discusso capace di dare il là a partite che sembravano sull’orlo del precipizio musicale.
Se c’è un destino che si fa beffe di tutti noi, questo ha deciso di presentarsi ieri sera in una primaverile serata del marzo torinese.
Alla presenza numero 16, al subentro numero 13, Del Piero ha segnato il suo primo goal nel nuovissimo stadio della Juventus. Se la matematica non è un’opinione 16+13 fa 29, come gli scudetti affissi sulla bacheca del cuore e della memoria bianconera.
Esagerando, a quel 29 potremmo aggiungere il primo goal stagionale: 29+1 fa 30, come gli scudetti in caso di vittoria del titolo quest’anno … Scongiuri a parte.
Allora, per volere divino, si fa riferimento a quella coreografia presentata dalla curva juventina, in occasione del calcio d’inizio, in cui è palese il riferimento proprio a quei 29 scudetti.

Stai a vedere che i tifosi sapevano tutto!

3 commenti:

  1. E pensare che fino a qualche anno fa avevo le mura della camera ricoperte di sue foto ;)

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    1. E adesso che fine hanno fatto queste foto?

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    2. ahahah sono dentro il cassetto ... :( mi han detto a casa "sei donna ormai...togli quello foto...non essere una bambina.."
      L'importante é che lui ci sia... <3

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