Chi è che scrive?

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Daniele Campanari nasce a Latina il 9 dicembre del 1988, studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione all'università "La Sapienza" di Roma,collabora come giornalista a Radio Sapienza. La sua passione per la scrittura comincia nel "momento in cui ho imparato a mettere insieme due parole". Da bambino componeva filastrocche in rima utilizzando i nomi e i cognomi dei personaggi famosi. A 16 anni scrive e arrangia musicalmente " Sei tutto per me". Da qui, si collega l'altra sua passione, ovvero la musica, che lo porta ad esibirsi per un breve periodo con alcune tribute band romane di Luciano Ligabue. Da un anno circa, ha scelto di rendere pubblici i testi, le poesie, i racconti e gli aforismi che normalmente scrive nella sua stanza, nel bagno di casa, nello sgabuzzino e in altre parti del globo. "Tutti hanno un sogno riposto nel cassetto che vorrebbero realizzare. Il mio sogno ce l'ho in mano e attraverso una penna e un foglio bianco sto cercando di renderlo vivo"

mercoledì 28 marzo 2012

SUL WEB IL VALORE LEGALE DELLA LAUREA SECONDO I CITTADINI


SUL WEB IL VALORE LEGALE DELLA LAUREA SECONDO I CITTADINI

di Daniele Campanari


Il ministero dell’Università pochi giorni fa ha aperto un dibattito nazionale sul valore legale della laurea. Lo scopo del dibattito è quello di ascoltare l’opinione pubblica su questo argomento scottante. Attraverso il sito internet del ministero, facebook e twitter, i cittadini potranno compilare un questionario composto da 15 domande, alcune a risposta chiusa e altre a risposta aperta, apponendo cosi la propria riflessione personale. Questa consultazione, fortemente voluta dal ministro dell’istruzione Francesco Profumo, è solo l’incipit per un futuro referendum che dovrebbe essere emanato in tempi non troppo lontani.  Ad oggi, sono già oltre 20 mila gli italiani che hanno aderito all’iniziativa.
Nell’era della tecnologia basata sulla comunicazione di massa, il loco scelto dai rappresentanti del MIUR è di gran lunga azzeccato. Nonostante ciò, non tutti si sono dimostrati d’accordo.

Infatti l’UDU (Unione degli Universitari), ha aspramente criticato questo metodo aggiungendo che questi sondaggi sono <<faziosi e produttori di una realtà distorta>>. A dar manforte a questa tesi, ci ha pensato l’ANDU (Associazione Nazionale Docenti Universitari) che ha giudicato questo referendum <<una farsa>>
Insomma, la “guerra” è appena iniziata e sembra apertissima. Ciò che è certo è che non si chiuderà prima del 24 aprile (giorno in cui verranno visualizzate le schede) e sicuramente non vedrà né vincitori né vinti.

1 commento:

  1. Penso che da tale conflitto escano sconfitti a metà...certo...con la tecnologia che avanza, internet è entrato a far parte pienamente della vita dei cittadini!... la società e le sue regole sono state "rivoluzionate", come pensa l'Istruzione di essere immune a tale processo???

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