Chi è che scrive?

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Daniele Campanari nasce a Latina il 9 dicembre del 1988, studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione all'università "La Sapienza" di Roma,collabora come giornalista a Radio Sapienza. La sua passione per la scrittura comincia nel "momento in cui ho imparato a mettere insieme due parole". Da bambino componeva filastrocche in rima utilizzando i nomi e i cognomi dei personaggi famosi. A 16 anni scrive e arrangia musicalmente " Sei tutto per me". Da qui, si collega l'altra sua passione, ovvero la musica, che lo porta ad esibirsi per un breve periodo con alcune tribute band romane di Luciano Ligabue. Da un anno circa, ha scelto di rendere pubblici i testi, le poesie, i racconti e gli aforismi che normalmente scrive nella sua stanza, nel bagno di casa, nello sgabuzzino e in altre parti del globo. "Tutti hanno un sogno riposto nel cassetto che vorrebbero realizzare. Il mio sogno ce l'ho in mano e attraverso una penna e un foglio bianco sto cercando di renderlo vivo"

lunedì 30 aprile 2012

DONNA NUDA SULLA MOTO: MULTATA PERCHE' SENZA CASCO



DONNA NUDA SULLA MOTO: MULTATA PERCHE' SENZA CASCO

di Daniele Campanari

Da sempre donne e motori risulta essere il binomio perfetto

Quel che è successo pochi giorni fa in Romania è un fatto piuttosto curioso. Un uomo, che deve aver preso alla lettera questo connubio perfetto, passeggiava tra le strade rumene con la sua moto di grossa cilindrata accompagnato da una donna nuda come passeggero. Alla vista di un posto di blocco, il motociclista si è fermato ed ha consegnato alla polizia i documenti per il controllo. Gli agenti, per nulla incuriositi, si sono limitati ad applicare la legge del codice della strada comminando una multa alla donna perché non indossava il casco.
Cosi, dopo aver indossato il casco, la donna è tornata in sella alla moto ed insieme al conducente ha ripreso il suo viaggio.

Il curioso fatto ha attirato l’attenzione dei media nazionali e, ovviamente, dei molti autisti di passaggio che non hanno perso l’occasione di fotografare le curve graziose del soggetto di facile intuizione.

giovedì 26 aprile 2012

SPENDE 800 MILA DOLLARI PER DIVENTARE LA BARBIE



SPENDE 800 MILA DOLLARI PER DIVENTARE LA BARBIE
di Daniele Campanari

Se pensate che la ragazza ritratta nella foto sopra somigli tremendamente alla Barbie più famosa del mondo, allora avete fatto centro!

La Barbie, o meglio, la modella in questione è Valeria Lukyanova, ucraina di 21 anni che ha già speso ben 800 mila dollari in chirurgia estetica per diventare identica alla bambolina della Mattel. Certo è che la natura ha regalato già qualcosa di speciale a questa giovane ragazza donandogli degli occhi color del cielo e un giro vita da record. La notizia è apparsa qualche giorno fa su Huffington post, ed ha scatenato un vero e proprio caos tra i militanti del web che hanno aspramente insultato e criticato la Lukyanova che, secondo molti, deve essere affetta da qualche patologia psicologica. D’altronde la follia umana non conosce limiti.
Cosa c’è di più folle da voler somigliare a qualcuno più famoso di noi?

martedì 24 aprile 2012

MODELLA NUDA ALLA MOSTRA CONTEMPORANEA: SCANDALO O TROVATA PUBBLICITARIA?


MODELLA NUDA ALLA MOSTRA CONTEMPORANEA: SCANDALO O TROVATA PUBBLICITARIA?

di Daniele Campanari


Andare ad una mostra d’arte e trovarsi davanti una modella nuda che gira per l’intero salone interagendo con le opere.

No, non è un sogno. E’ ciò che sta accadendo in questi giorni all’esposizione di Venezia dell’artista svizzero Urs Fischer. Lo svizzero è noto per la scelta di opere particolari ma questa volta pare aver superato tutte le aspettative. La modella, nuda e in posa, può stare in piedi o seduta a seconda dell’opera contemplata. Martin Bethenod, direttore del Palazzo Grassi in cui si svolge la rassegna contemporanea, ha espresso la sua soddisfazione per l’ampia cornice di pubblico che si è riversata nel suo palazzo e ha dichiarato che “Fischer è l’artista del movimento e della libertà che porta al movimento delle cose”.

Come si dice in questi casi … contento lui, contenti noi.

GUARDARE TROPPI PORNO RENDE CIECHI


GUARDARE TROPPI PORNO RENDE CIECHI

di Daniele Campanari


Spesso abbiamo a che fare con delle leggende apparentemente insignificanti e che provocano grosse risate. Questa volta non è il proprio il caso di ridere.

Secondo quanto riportato da una ricerca condotta in Olanda dal Groningen Medical Centre sembrerebbe che masturbarsi troppo a lungo mentre si guarda un video pornografico possa ridurre gli stimoli visivi. Pare che questo problema si riscontri maggiormente nelle donne. Il team di ricercatori dello studio scientifico ha svolto alcuni test sottoponendo a scansione le cortecce visive primarie di 12 donne sane durante la visione di un film porno. Nel primo film vi erano dei preliminari e della stimolazione manuale, nel secondo film del sesso completo. Dai risultati ottenuti e pubblicati su LiveScience, nel secondo film il sangue delle donne è arrivato alla corteccia visiva primaria in quantità minore.

E’ proprio il caso di dire …Occhio!



NON DEVE RIDERE: IL SUO CORPO SI PARALIZZA


NON DEVE RIDERE: IL SUO CORPO SI PARALIZZA

di Daniele Campanari


Kelly Tinson(nella foto sopra) è una ragazza di 26 anni, apparentemente simile a tutte le sue coetanee. Ciò che la distingue e che non compare ai nostri occhi è che Kelly è affetta da una rara patologia, la cataplessia. Una condizione fisica che non le permette di provare forti emozioni perché altrimenti il suo corpo  resterebbe completamente bloccato. Kelly vive a Kent, nel Regno Unito e la cataplessia non è l’unica malattia che la tormenta. Infatti è affetta anche da narcolessia, una patologia che la fa addormentare anche senza che se ne accorga. La giovane inglese è costretta ad essere accompagnata ovunque vada per evitare spiacevoli incidenti. La sua condizione non le permette di vivere come tutti i ragazzi della sua età e per lei andare a bere qualcosa con gli amici è ormai diventato un tabù insuperabile.

mercoledì 18 aprile 2012

LA DONNA CAMALEONTE


LA DONNA CAMALEONTE

di Daniele Campanari

Lei si definisce "una ragazza normale che ama il make up", ma, a giudicare dal video apparso su you tube, la stoffa artistica c'è, e si vede.

La ragazza in questione è la nepalese Promise Tanang Phan, abile truccatrice, capace di trasformare il suo volto come quello di molte star tra cui Angelina Jolie (nella foto sopra), Michael Jackson, Scarlett Johannson e tanti altri. Nonostante lei dice di non essere una professionista del mestiere, i suoi lavori strabilianti sono di alta classe tecnica e il suo canale del web è stato visualizzato con successo da oltre 9 milioni di utenti da quando nel 2009 è stato caricato il primo video.

C'è da giurare che molti uomini pagherebbero per avere al loro fianco una donna cosi.

martedì 17 aprile 2012

VASCO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO


VASCO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

di Daniele Campanari


Un tempo Vasco Rossi faceva parlare di se per il talento musicale che lo distingueva. Oggi quando sentiamo parlare del rocker di Zocca si fa ovvio l’accostamento a qualche polemica in vista. Nei giorni scorsi è comparsa “L’altra autobiografia” sulla pagina facebook ufficiale del cantante dove lo stesso gettava sassi nello stagno dei colleghi senza l’utilizzo di mezze misure. Solo qualche mese fa il signor Rossi chiamò in causa Luciano Ligabue accusandolo di essere soltanto <<un bicchiere di talento in un mare di presunzione>>. Stavolta ha pensato bene di alzare il tiro e tentare il colpo da più punti andando a colpire contro più bersagli. Al centro della sua attenzione – ormai più mediatica che altro – sono finiti Claudio Baglioni definito <<l’emblema delle musichette da sale d’attesa, autore di testi pieni di luoghi comuni come quelli che fanno le signore dal parrucchiere>>, Amedeo Minghi, ribattezzato <<Wolfang Amedeus Minghi>> e Pierò Pelù, per il quale ancora non ha capito se <<canta per scherzo e fa del rock per caso, o se in fondo si diverte soltanto … per sesso!>>.
Com’è normale che sia, le uscite senza senso alcuno di Vasco provocano le ire dei fan dei cantanti presi di mira che hanno lasciato il loro disappunto sulle pagine facebook degli amati.

Ci ha pensato Paola Massari, ex moglie di Baglioni, a rendere la polemica politicamente attuale: <<Ma che davvero vi sembra tanto differente sentir parlare di Vasco, piuttosto che di Bossi? E andiamo … entrambi sono agli sgoccioli!>>
Come darle torto?

venerdì 13 aprile 2012

LA RETE PARALLELA: DROGA, ARMI, E SESSO


LA RETE PARALLELA: DROGA, ARMI, E SESSO

di Daniele Campanari


Il web, quello che conosciamo, è accessibile a tutti da qualsiasi PC, Tablet e telefonini di ultima generazione. Ciò che molti non sanno è che esiste un altro mondo virtuale, nascosto in posti oscuri rintracciabili solo attraverso procedimenti particolari. Questo posto è il Silk Road, “il sito che non esiste”, anonimo, dove si può acquistare qualsiasi cosa.
Quando dico qualsiasi cosa, intendo proprio qualsiasi cosa: armi, droga, sesso.

Già, perché nel “Dark Web” nulla è proibito. Questi siti sono impenetrabili per la polizia di tutto il mondo e, qualora si riuscisse ad entrare, è impossibile rintracciare chi c’è dietro all’organizzazione grazie all’utilizzo di codici e messaggi criptati di cui si avvalgono i curatori del web.

Nel momento in cui si parla di un’altra rete, inevitabilmente il pensiero passa tra le recenti rivoluzioni in Egitto e in Tunisia del 2009 dove vennero attivate reti parallele al fine di scambiare messaggi segretissimi tra militanti cosi da sfuggire ai controlli della polizia e alle conseguenti torture in caso di arresto. In questo caso non parlo di questa rete misteriosa ma del paradiso virtuale del commercio del crimine. Entrare in queste reti è relativamente semplice; basta avere delle conoscenze non troppo approfondite di ciò che riguarda il mondo della tecnologia mediata su PC: in primo luogo si scarica “Tor”, un software che ti rende invisibile nella navigazione web. La caratteristica di “Tor” che immediatamente si palesa ai nostri occhi è il suo simbolo, una cipolla, da cui deriva il termine con cui viene coniato, ovvero onion routing, “rete cipolla”. Questi siti sono riconoscibili anche dal suffisso con cui finiscono, che non è il classico punto it o punto com, ma punto onion.
Al termine dell’installazione del software (che dura pochi secondi) si esegue un processo di registrazione per poter poi arrivare sulla pagina di Silk Road. Appena entrati ci si accorge che la differenza tra Amazon, ITunes o qualsiasi altro sito di vendita online è poca o nulla. Infatti troverai una lunga lista di elementi da acquistare, con l’unico diversivo che non si tratta di libri o oggettistica varia. Se hai l’imbarazzo della scelta non preoccuparti; avrai a disposizione la classifica degli oggetti più venduti con relativa recensione compreso il punteggio del venditore. La scelta è veramente vasta e il sito da anche la possibilità di consultare la “top three” delle droghe più acquistate.

Capitolo sesso: ci sono parecchi titoli che promettono video di giovani ragazze dalla bellezza ammaliante. Qui è doveroso un appunto lieto. Non c’è traccia di minorenni. Lo scorso ottobre i noti hacker di Anonymus hanno “saccheggiato” il sito facendo sparire al grido di <<non si commercia nulla che possa fare male agli altri>> i porno con protagonisti i minori. Capitolo a parte è la droga, che è una forma di espressione libera, secondo Anonymus.
Il mercato oscuro non funziona in dollari o in euro ma in “bitcoin”, una moneta virtuale tra le più diffuse nel web, anonima nella transazione, e che equivale a 3,8 euro.  A questo punto il più preciso dei soggetti si pone la seguente questione: chi c’è dietro a Silk Road?
Apparentemente un fantasioso personaggio noto come “Dread Pirate Roberts”, il terribile pirata che non faceva prigionieri nel film La principessa sposa. E’ lui (o lei) ad animare il forum ufficiale e che definisce <<nostri eroi>> coloro che portano avanti il progetto.
Da buon pirata che si rispetti, Dread ci offre un senso politico a questa operazione: <<A prescindere dalle tue motivazioni, se sei qui sei un rivoluzionario. Le tue azioni porteranno soddisfazioni a coloro che per troppo tempo sono stati oppressi. Devi essere fiero e andare a testa alta>>

Ciurma, all’arrembaggio!

VOLEVA EMULARE BEAR GRYLLS: E’ MORTO



VOLEVA EMULARE BEAR GRYLLS: E’ MORTO
di Daniele Campanari


Sopravvivere al gelido freddo dei monti scozzesi è un’impresa impossibile anche per il più temerario degli esseri umani.
Davi Austin, 29enne scozzese di Derby, non aveva fatto i conti con la realtà delle cose e cosi la sua folle spedizione è finita in tragedia. Cosa ha spinto il giovane David tanto da provare una simile esperienza?
Bear Grylls. Proprio cosi, lo scozzese voleva emulare le gesta dell’attore britannico provando a vivere per un anno tra i monti della Scozia ma, purtroppo per lui, è resistito solo un mese. Austin era talmente sicuro dei suoi mezzi che prima di partire per l’avventura non ha nemmeno pensato di portare con se un telefono cellulare da utilizzare in caso di emergenza. L’uomo è stato ritrovato privo di vita da un lavoratore locale l’ultimo giorno dell’anno e la sua morte è giunta per ipotermia.

martedì 10 aprile 2012

I'M NOT A BAD BOY



I'M NOT A BAD BOY

di Daniele Campanari


Mario Balotelli ci è cascato di nuovo e verrebbe da dire che Antonio Cassano a confronto è un filosofo.
Già, perché nella domenica di Pasqua –dove è festa per tutti tranne che per il calcio inglese- il talento funambolico dell’italiano ci ha lasciato in eredità l’ennesima “balotellata” con l’espulsione numero quattro rimediata in due anni e figlia di due cartellini gialli che se solo avessero potuto sarebbero stati di un arancione scuro. A Mario non è bastata la grazia concessagli dall’arbitro Atkinson – “atkinsonnata” per lui- quando con un’entrataccia degna del miglior Bruce Lee in “Dalla Cina con furore” colpiva la parte della tibia superiore del giocatore dell’Arsenal Song –per la cronaca il londinese sta bene-. Un intervento che andava sanzionato certamente con un cartellino rosso  e con una successiva pesante squalifica ma che l’arbitro inglese non ha inspiegabilmente visto.
Un’altra balotellata, insomma, che si aggiunge a tutte  quelle accadute in questi ultimi tempi tra il campo di gioco e fuori –vedi appuntamenti con escort, macchine distrutte, risse varie-

Si può giustamente affermare che il “bad boy” è diventato ormai celebre più per le sue “tonterie” –per dirla alla Luis Enrique- che per le sue giocate per cui è pagato fio fiori di quattrini. Nel paese della regina, tifosi e società hanno già scaricato Mario e come se non bastasse al coro si è aggiunto anche il tecnico Roberto Mancini che per Mario è stato più che un allenatore un padre adottivo, il primo che ha creduto nelle sue doti quando ancora calcava i prati della Pinetina nero-azzura con la squadra primavera.
Mino Raiola, procuratore di Balotelli, ha detto che al suo assistito manca l’Italia e vista la situazione è scontato il suo ritorno nel Belpaese già dal prossimo mercato estivo.

Ma chi punterà su Mario Balotelli?
E’ probabile lo scatenarsi di un’asta tra le due milanesi che per bocca di Galliani e Branca hanno aperto le porte dei rispettivi club al ritorno del figliol prodigo. Da non sottovalutare anche le outsider Real Madrid e Paris Saint Germain che farebbero carte false per annoverare tra le loro fila l’attuale numero 45 del Manchester City.
Quel che è certo è che per quest’anno non vedremo Mario Balotelli calcare i terreni erbosi d’Inghilterra vista la squalifica di 3 giornate e l'ormai imminente divorzio con i Citizens.
Che sia Milan o Inter, è risaputo che molti tifosi italiani accoglierebbero a braccia aperte il balotellatore e non solo per le sue doti calcistiche indiscusse ma anche per aggiungere sulle tribune di San Siro un altro pezzo da novanta delle wags, ovvero quella Raffaella Fico che tanto manca a tutti noi italiani. Anche più di Mario … forse!

venerdì 6 aprile 2012

DOVE SONO FINITI I SOLDI PER LA RICOSTRUZIONE?


DOVE SONO FINITI I SOLDI PER LA RICOSTRUZIONE?

di Daniele Campanari


Il mistero si infittisce, si tinge di giallo e anche un po’ di nero come l’oscurità che ha trafitto l’Aquila e dintorni in quel tragico terremoto del 6 aprile di tre anni fa.
Il mistero è quello dei soldi donati dai noi generosi cittadini e non solo con la speranza di ricostruire almeno in parte ciò che il sisma ha portato con se. Tra tutte le donazioni che vennero fatte in quei giorni e in quelli successivi, vennero raccolti 90 milioni di euro. Pochi rispetto ai 5,7 miliardi che servirebbero per la ricostruzione ma pur sempre un punto di partenza su cui spendere un minimo di orgoglio cittadino.

Tra quelle donazioni, ci sono i proventi ricavati dagli “artisti uniti per l’Abruzzo” che con la canzone “Domani” hanno raccolto oltre un milione di euro. Denaro che sarebbe servito per il restauro del Conservatorio Casella ma che fino a ieri è rimasto stabile negli uffici del ministero dei Beni Culturali. Fino a ieri perché pare che oggi la situazione si sia sbloccata positivamente grazie anche all’intervento di Lorenzo Cherubini – in arte Jovanotti – portavoce degli artisti che ha lasciato su Twitter tutta la sua frustrazione per la vicenda riuscendo a smuovere le acque chete. Infatti quei soldi verranno spesi ma non per il restauro del Conservatorio come concordato tempi addietro ma per la costruzione di un teatro.
L’iniziativa dei cantanti fu lodevole e tempestiva e oggi possiamo finalmente aggiungere utile.

A questo punto ledomande che dobbiamo porci sono le seguenti: dove sono finiti i soldi che noi cittadini abbiamo opportunamente donato attraverso gli sms dal valore di 1 euro?
E il denaro che avrebbero dovuto stanziare i paesi appartenenti al G8?
Mistero.
Cosi come è altrettanto misteriosa la presenza tra le macerie di Barak Obama in quei giorni bui quando si è ormai a conoscenza del fatto che gli USA hanno abbandonato l’Abruzzo al proprio triste destino decidendo di non stanziare nemmeno un centesimo a favore della causa ricostruttiva.

E ancora: i circa 3 milioni di euro raccolti dalla colonia abruzzese in Australia?
Dovevano contribuire a pagare un teatro da 6 milioni ma il progetto ideato dalla FederLegno non è mai decollato e ha visto addirittura fare un patetico dietrofront da parte dell’azienda stessa.

Misteri e domande a cui forse, un giorno, qualcuno risponderà ed è in quel momento che i responsabili che hanno scagliato la loro pietra sulle già abbondanti presenti pagheranno il loro pegno.

L’unica nota lieta è quella portata dal progetto delle “Amiche per l’Abruzzo” che ha visto la partecipazione, tra le altre, di Laura Pausini e Fiorella Mannoia che hanno raccolto e portato fisicamente un assegno da un milione di euro – ricavato dalla vendita del DVD del concertone svoltosi nel 2010 a San Siro - al comune di l’Aquila per la costruzione del polo universitario di Coppito inaugurato lo scorso 13 gennaio.

mercoledì 4 aprile 2012

PUBBLICAZIONI A PAGAMENTO? NO GRAZIE


PUBBLICAZIONI A PAGAMENTO? NO GRAZIE

di Daniele Campanari


Fare lo scrittore non è mai stato semplice e probabilmente non lo sarà mai.
Lo scrittore (o aspirante tale) è colui che necessita di esprimere la propria emozione, riflessione, personalità attraverso l’utilizzo della parola scritta.

Negli ultimi anni si sono avvicendati molti concorsi letterari in tutta Italia che danno la possibilità soprattutto agli scrittori esordienti di proporre le proprie opere sperando in una pubblicazione più o meno vicina. Spesso questi concorsi letterari chiedono un indennizzo giustificando tale richiesta per delle spese da sostenere. Qui arriviamo al punto: è giusto pagare per sperare di vedere il proprio manoscritto tra gli scaffali delle librerie?
Prima di parlare di questo, bisogna fare una premessa: in Italia la pubblicazione a pagamento non è un illecito. Ciò non significa che sia il metodo più semplice per raggiungere gli obiettivi prefissati nel momento in cui si pone la parola fine al proprio libro ma, visto l’andamento delle cose, è forse la via più rapida quanto poco produttiva e meritevole.
In questi giorni si è mosso un caso che è finito rapidamente sotto le luci dei riflettori. I blogger di “Scrittori in causa” (movimento contro la pubblicazione a pagamento) hanno contestato aspramente la scelta dei dirigenti del “festival mondiale dell’inedito” di Firenze di far pagare ad ogni partecipante all’iniziativa una cifra che va dai 130 ai 600 euro per far concorrere il proprio romanzo.
A tal proposito, una delegazione di 50 scrittori ha presentato una lettera aperta con la speranza che chi di dovere si metta una mano sul cuore e l’altra sulla coscienza per evitare il pagamento di tali cifre.
Fortunatamente una risposta c’è stata: infatti sul sito web del concorso compare la frase “Stiamo apportando modifiche ai contenuti, presto torneremo on-line.”

Che sia un primo passo per il cambiamento?
Tutti noi lo speriamo. Nel frattempo si continua a scrivere e a sperare di trovare, un giorno o l’altro, il proprio romanzo posto tra quelli di Tabucchi e Pessoa.

martedì 3 aprile 2012

GATTO PARACADUTE, O GATTO MIRACOLATO?


GATTO PARACADUTE, O GATTO MIRACOLATO?

di Daniele Campanari

Sugar, una tenera gattina di colore bianco, è caduta dal 19esimo piano di un grattacielo negli USA senza procurarsi nemmeno un graffio.
La padrona della gattina, un’anziana signora americana, ha sbadatamente lasciato aperta la finestra del terrazzo e cosi Sugar ha pensato bene di farsi un giro nel vuoto.
La signora intervistata dalla BBC, ha dichiarato che probabilmente la sua gatta è stata miracolata.

Secondo un professore di Biologia evolutiva di Harvard, i gatti cadendo non si fanno quasi mai del male perché riescono ad assumere una posizione tale che permette alle loro zampe di attutire la caduta quasi come fossero dei piccoli paracaduti.
Sugar avrà pure sette vite come i suoi simili, ma dopo una caduta del genere gran parte di esse saranno sicuramente andate perse!


IO NON SONO TUO PADRE!


<<IO NON SONO TUO PADRE!>>

di Daniele Campanari


<<Io sono tuo padre … O forse no?>>
Dubbi, incertezze, tradimenti; si sa che ad ogni ragionevole dubbio corrisponde l’accurato bisogno di una risposta. In Italia nel 2011 è scattata la corsa al test informativo di paternità che ha già visto oltre 3600 prove “fai – da – te”.
Oggi fare un’analisi genetica è diventato incredibilmente semplice e di gran voga grazie alle molte multinazionali che vendono il test direttamente sul web a prezzi che variano dai 300 ai 600 euro. Il kit composto da due tamponi che vanno inseriti all’interno della guancia dei due soggetti sottoposti ad analisi arriva direttamente nella casa del richiedente e già dopo 4-5 giorni dall’esamina in laboratorio i risultati sono pronti per essere consultati. Il tutto con l’assoluta certezza di ciò che si vuole sapere.

Queste verifiche vengono utilizzate anche come armi per scoprire casi di infedeltà. E’ sufficiente un mozzicone di sigaretta, uno slip, o un capello sospetto per venire a capo di un tradimento.

Si sa che l’abuso psicologico di tali provvedimenti porta a paradossi degni dei migliori spunti comici. Non molto tempo fa, un signore si è presentato in un laboratorio di Roma con l’intero sedile della propria auto per una macchia sospetta.

Tanto per la cronaca, era una macchia di gelato al pistacchio.

lunedì 2 aprile 2012

SINGLE E' MEGLIO ... O NO?


SINGLE E' MEGLIO ... O NO?

di Daniele Campanari


<<Niente paura, ci pensa la vita mi han detto cosi>>, canta Ligabue.
E’ proprio il caso di non avere paura per tutte quelle persone che ne fanno un problema il loro status sociale da single. Certo, allungare la mano dall’altra parte del lettone su cui si dorme e non trovare nessuno non è il massimo dell’ambizione. Eppure si può vivere bene anche da soli basta che ci si trovi in possesso di creatività, energia, curiosità, e spirito di socializzazione. Negli USA il fenomeno dei single è sotto osservazione sin dagli anni ’60. A quei tempi, secondo un sondaggio americano, il 57% degli intervistati giudicava <<immorale e da nevrotici>> vivere da soli e solo il 22% lo faceva.
Oggi, che ci piaccia o no, che sia una scelta personale o di altri, più del 50% della popolazione vive da sola. A questo punto è lecito chiedersi: la struttura sociale aiuta i single?
Nei paesi scandinavi molti problemi sono stati risolti grazie alla realizzazione di strutture poste in veri e propri quartieri attrezzati in cui il single ha la possibilità di incontrarsi e socializzare.
In Italia la realizzazione di tali progetti è assai lontana e gli occhi continuano a restare saldamente chiusi.
Solamente coloro che vivono nelle grandi città hanno più possibilità di far valere la propria creatività rispetto a quelli che vivono nelle provincie.

Nel frattempo non ci resta che canticchiare <<niente paura, ci pensa la vita mi han detto cosi>>

DONNA CONDANNATA ALLA CRUDELTA' PERCHE' NON FA SESSO CON IL MARITO


DONNA CONDANNATA ALLA CRUDELTA' PERCHE' NON FA SESSO CON IL MARITO

di Daniele Campanari


Alla base di ogni matrimonio che si rispetti c’è il sesso, unica fonte naturale di allegria tra coppie.
Questo è ciò che avrà pensato il giudice della Corte Suprema di New Delhi quando ha deciso di condannare per “crudeltà” verso il marito una donna indiana perché si rifiuta di avere rapporti sessuali.
La sentenza della corte ha cosi disposto il divorzio della coppia. Secondo quanto dichiarato dall’uomo, negli ultimi cinque mesi i due hanno fatto sesso solo dieci volte nelle quali la donna era in uno stato totalmente passivo. La decisione del giudice non ha raccolto il consenso da parte della donna che ha deciso di fare ricorso.

Quando si dice un divorzio per “giusta causa”.