LA RETE PARALLELA: DROGA, ARMI, E SESSO
di Daniele Campanari
Il web, quello che conosciamo, è accessibile a tutti da
qualsiasi PC, Tablet e telefonini di ultima generazione. Ciò che molti non
sanno è che esiste un altro mondo virtuale, nascosto in posti oscuri
rintracciabili solo attraverso procedimenti particolari. Questo posto è il Silk
Road, “il sito che non esiste”, anonimo, dove si può acquistare qualsiasi cosa.
Quando dico qualsiasi cosa, intendo proprio qualsiasi cosa:
armi, droga, sesso.
Già, perché nel “Dark Web” nulla è proibito. Questi siti
sono impenetrabili per la polizia di tutto il mondo e, qualora si riuscisse ad
entrare, è impossibile rintracciare chi c’è dietro all’organizzazione grazie
all’utilizzo di codici e messaggi criptati di cui si avvalgono i curatori del
web.
Nel momento in cui si parla di un’altra rete, inevitabilmente
il pensiero passa tra le recenti rivoluzioni in Egitto e in Tunisia del 2009
dove vennero attivate reti parallele al fine di scambiare messaggi segretissimi
tra militanti cosi da sfuggire ai controlli della polizia e alle conseguenti
torture in caso di arresto. In questo caso non parlo di questa rete misteriosa
ma del paradiso virtuale del commercio del crimine. Entrare in queste reti è
relativamente semplice; basta avere delle conoscenze non troppo approfondite di
ciò che riguarda il mondo della tecnologia mediata su PC: in primo luogo si
scarica “Tor”, un software che ti rende invisibile nella navigazione web. La
caratteristica di “Tor” che immediatamente si palesa ai nostri occhi è il suo
simbolo, una cipolla, da cui deriva il termine con cui viene coniato, ovvero onion routing, “rete cipolla”. Questi
siti sono riconoscibili anche dal suffisso con cui finiscono, che non è il
classico punto it o punto com, ma punto onion.
Al termine dell’installazione del software (che dura pochi
secondi) si esegue un processo di registrazione per poter poi arrivare sulla
pagina di Silk Road. Appena entrati ci si accorge che la differenza tra Amazon,
ITunes o qualsiasi altro sito di vendita online è poca o nulla. Infatti
troverai una lunga lista di elementi da acquistare, con l’unico diversivo che
non si tratta di libri o oggettistica varia. Se hai l’imbarazzo della scelta
non preoccuparti; avrai a disposizione la classifica degli oggetti più venduti
con relativa recensione compreso il punteggio del venditore. La scelta è
veramente vasta e il sito da anche la possibilità di consultare la “top three” delle
droghe più acquistate.
Capitolo sesso: ci sono parecchi titoli che promettono video
di giovani ragazze dalla bellezza ammaliante. Qui è doveroso un appunto lieto. Non
c’è traccia di minorenni. Lo scorso ottobre i noti hacker di Anonymus hanno “saccheggiato”
il sito facendo sparire al grido di <<non si commercia nulla che possa
fare male agli altri>> i porno con protagonisti i minori. Capitolo a
parte è la droga, che è una forma di espressione libera, secondo Anonymus.
Il mercato oscuro non funziona in dollari o in euro ma in “bitcoin”,
una moneta virtuale tra le più diffuse nel web, anonima nella transazione, e
che equivale a 3,8 euro. A questo punto
il più preciso dei soggetti si pone la seguente questione: chi c’è dietro a
Silk Road?
Apparentemente un fantasioso personaggio noto come “Dread
Pirate Roberts”, il terribile pirata che non faceva prigionieri nel film La principessa sposa. E’ lui (o lei) ad
animare il forum ufficiale e che definisce <<nostri eroi>> coloro
che portano avanti il progetto.
Da buon pirata che si rispetti, Dread ci offre un
senso politico a questa operazione: <<A prescindere dalle tue
motivazioni, se sei qui sei un rivoluzionario. Le tue azioni porteranno soddisfazioni
a coloro che per troppo tempo sono stati oppressi. Devi essere fiero e andare a
testa alta>>
Ciurma, all’arrembaggio!